Hp, WebOS verso l’open source e nuovo tablet nel 2013


Il sistema operativo WebOS avrà una seconda possibilità. Alcune settimane fa HP aveva annunciato la sospensione di tutti i progetti riguardanti smartphone e tablet basati su WebOS. Si temeva quindi che anche il sistema operativo fosse destinato a seguire analoga sorte con un progressivo abbandono in parallelo con la fine della produzione dei modelli attuali. Ora però si apre un nuovo scenario come ha confermato il CEO di Hewlett Packard Meg Whitman annunciando che la società ha deciso di adottare per WebOS una nuova filosofia di sviluppo di tipo open source.

Qualche ulteriore dettaglio su questa svolta è arrivato da una intervista di TechCrunch a Whitman e al membro del board direttivo di HP Marc Andreessen. Il duo di HP ha ribadito anzitutto l’apprezzamento di cui gode WebOS all’interno d’azienda e ha spiega come alla fine si sia individuata nella strategia open source la soluzione migliore per lo sviluppo del sistema operativo. Hewlett Packard ha confermato anche che in questa nuova collocazione di WebOS intende svolgere un ruolo attivo contribuendo allo sviluppo della piattaforma ed investendo economicamente su di essa.

Samsung non è interessata a WebOS

Durante la recente IFA 2011 di Berlino, il CEO di Samsung , Choi Gee Sung, ha tenuto una conferenza stampa e tra le notizie date ha smentito una delle indiscrezioni  che negli ultimi tempi girava insistentemente sulla rete, e cioè che Samsung sarebbe stata intenzionata ad acquistare  webOS, sistema operativo messo in vendita recentemente da HP.

Difatti, Choi Gee Sung ha dichiarato che Samsung per il futuro ha intenzione di usare per i propri prodotti ed esclusivamente il sistema operativo Android, nonché di sviluppare ulteriormente BADA, il sistema operativo creato all’interno della stessa casa di produzione coreana.

Microsoft corteggia gli sviluppatori WebOS

 Dopo l’inattesa decisione di HP di sospendere tutti i propri progetti futuri per la produzione di smartphone e tablet basati su WebOS, attorno al sistema operativo nato in Palm prevale il pessimismo. La vasta comunità che ruota attorno a WebOS teme infatti che il disimpegno di Hewlett Packard coinciderà con la morte del sistema operativo. In realtà già alcune settimane fa rumors non confermati sostenevano l’intenzione di HP di fornire WebOS in licenza a produttori terzi, una soluzione che alla luce degli eventi più recenti potrebbe essere l’unica via di sbocco per l’intero progetto. La stessa HP nell’annunciare il disimpegno sul fronte hardware ha confermato che la divisione software resterà in piedi e continuerà le proprie attività lasciando quindi intendere che il progetto non verrà abbandonato.

In attesa che i destini di WebOS diventino più chiari, la concorrenza non resta a guardare. Microsoft in particolare ha lanciato una vera e propria campagna di reclutamento invitando gli sviluppatori di applicazioni per WebOS a migrare verso la piattaforma Windows Phone. L’invito è arrivato tramite un tweet del senior director of Phone 7 development Brandon Watson e prevede il supporto diretto di Microsoft, corsi di formazione e la fornitura gratuita dei software di sviluppo e degli smartphone per i test.

HP cessa la produzione di smartphone e tablet con WebOS

HP ha discusso i risultati del suo terzo trimestre fiscale che ha visto registrare profitti per 1,93 miliardi di dollari (pari a 93 centesimi per azione). Nonostante l’introito sia stato superiore del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la società californiana ha preso una drastica decisione.

HP ha deciso di terminare la produzione di smartphone e tablet con WebOS  che aveva intrapreso dopo l’acquisizione di  Palm e del suo sistema operativo. In origine infatti,  l’intento di HP era quello di anteporsi  alla Apple con la sua produzione di smartphone e tablet  che dovevano  essere concorrenziali  con iPhone  e iPad. Cosa che, come ha sentenziato il mercato, non è riuscita.

HP Stingray, un nuovo smartphone con WebOS fotografato

Fino a questo momento, l’acquisizione di Palm da parte di HP non ha prodotto grandi cose sul fronte smartphone. A parte HP Pre 3 ed HP Veer non sono stati presentati altri frutti della nuova azienda, ma forse qualcosa sta iniziando a muoversi nella direzione giusta.

Il sito PreCentral ha infatti pubblicato una foto spia relativa all’HP Stingray, un nuovo smartphone con WebOS che dovrebbe ampliare la gamma dei telefonini Hewlett-Packard/Palm molto presto. Potete ammirarlo nello scatto presente qui sopra.

HP Veer annunciato ufficialmente

Oltre all’HP Pre 3 di cui vi abbiamo già parlato, l’evento HP di ieri ci ha dato l’opportunità di conoscere anche un altro smartphone della nuova famiglia WebOS: l’HP Veer.

Definito già da più parti come il fratellino minore del Pre 3, il compatto HP Veer è strutturato anch’esso con un elegante tastierino a scomparsa verticale ed è equipaggiato con un display touch-screen da 2.6 pollici (multi-touch con una risoluzione di 320×400 pixel), una fotocamera da 5.0 Megapixel, GPS, un processore da 800 MHz e 8GB di memoria interna.

HP Pre 3 annunciato ufficialmente

Nel corso di un evento che si è tenuto ieri a San Francisco, HP ha svelato al mondo alcuni nuovi prodotti appartenenti alla famiglia WebOS (ex Palm). Fra questi, c’era il nuovissimo HP Pre 3.

Come lascia chiaramente intendere il suo nome, l’HP Pre 3 è il successore del Palm Pre 2, uno smartphone con tastierino QWERTY a scomparsa verticale equipaggiato con un display touch-screen da 3.58″ (con una risoluzione di 480×800 pixel), un processore Qualcomm MSM 8×55 da 1.4 GHz, GPS, una fotocamera da 5.0 Megapixel con registrazione video HD e una fotocamera frontale VGA.

Tablet HP-Palm webOS: prime informazioni

 I ragazzi di Engadget hanno sfornato una news molto interessante: nella foto che vedete dovrebbero essere ritratti i tanto attesi, attesissimi, nuovi Tablet HP-Palm con sistema operativo webOS. Parlo al plurale perchè i Tablet dovrebbero essere due, il Topaz e l’Opal, appena presentati al CES 2011.

HP acquisisce Palm

HP acquisisce Palm Inc. per la sontuosa cifra di 1.2 miliardi di dollari (pari a 5.70 dollari per azione). La notizia “bomba” è stata pubblicata qualche minuto fa sul sito Internet di Hewlett Packard. I consigli di amministrazione delle due aziende hanno già approvato l’operazione e, autorità permettendo, il processo di acquisizione verrà completato entro la fine di luglio. Il CEO di Palm John Rubinstein dovrebbe rimanere all’interno dell’azienda.

Categorie HP

Palm Pixi: touch e QWERTY ma manca il Wi-Fi

È ufficiale: Palm ha presentato Pixi, lo smartphone con tastiera QWERTY fisica basato su WebOS, il noto sistema operativo proprietario di Palm. Il Palm Pixi è il nome ufficiale del Palm Eos di cui si è parlato sin dal lancio del Palm Pre: il Pixi vuole esserne l’alternativa economica.

Come già accaduto per il Palm Pre, anche il Pixi opera sulla rete CDMA2000 ed EvDO Rev A di Sprint. Proprio per questo motivo, oltre al dato dell’imminente commercializzazione del prodotto negli States, è incerta la sua apparizione nei mercati del Vecchio Continente.

Di questo interessante touchscreen con tastiera QWERTY ne abbiamo già parlato in mattinata, tuttavia occorre riprendere un aspetto che ha lasciato basiti non solo noi “addetti ai lavori”. Tra la buona dotazione hardware e software proposta (manca solo il prezzo per poter dare un giudizio definitivo) spicca una grossa carenza. Il Palm Pixi non permette la connessione Wi-Fi. Una pecca che, sono certo, penalizzerà decisamente questo nuovo device di Palm.

Dopo l’aggiornamento di WebOs, arriva…il sapone

Parliamo di Palm Pre, che qualche tempo fa ha distribuito la nuova relase del sistema operativo WebOs dando la possibilità a molteplici utenti di iTunes, di sintonizzare il proprio dispositivo con il software di casa Apple.
Questo “scontro” tra due colossi che sono Palm ed Apple, per l’utilizzo anche legale della sincronizzazione con un dispositivo non nativo per iTunes, sembra non preoccupare Palm, che intanto si diverte anche nel fare nuove applicazioni in design per il modello Palm Pre.

L’accessorio definito tra i più cool sul mercato per il dispositivo, è sicuramente il nuovo box esterno profumato.

Palm Pre: 40% di resi?

Palm dopo il lancio del suo Pre inizia a raccogliere i frutti di quanto investito nello scorso anno in sviluppo e progettazione e, ultimamente, anche in pubblicità. Tantissimi sono infatti i devices venduti in questi primi due mesi circa di commercializzazione del nuovo telefono di Palm che non è altro che un apripista prezioso per il sistema operativo webOS, il cuore di questo e dei futuri devices dell’azienda statunitense. A fronte di questo successo iniziale riguardante il buon numero di dispositivi venduti, Palm deve affrontare alcuni problemi relativi sia alla gioventù del software che dell’hardware stesso del Pre. Se del ristretto numero di applicazioni presenti in App Catalog abbiamo già ampiamente parlato, la novità riguarda alcuni difetti del Palm Pre che hanno costretto il 40% circa degli acquirenti a restituire il proprio fiammante device.

Google Android VS Palm WebOS: chi vincerà?

A volte non ce ne rendiamo quasi conto, ma senza un buon sistema operativo ad animarlo anche il cellulare più bello e potente mai prodotto non sarebbe altro che un ammasso di plastica e ferraglia malfunzionante. Ecco perché oggi abbiamo deciso di accendere i riflettori su due dei principali protagonisti del mondo software nel mercato della telefonia mobile: Google Android e Palm WebOS. Entrambi basati su Linux ed entrambi smaniosi di dar fastidio a colossi come Windows Mobile e Mac OS (quello di iPhone, tanto per intenderci). Quale dei due sarà il migliore? Scopritelo insieme a noi.

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