Smartphone: l’Italia al primo posto in Europa per numero di possessori

Una ricerca condotta negli States da Nielsen e pubblicata qualche giorno fa’ mostra come il settore degli smartphones sia in grande crescita e di come l’utenza a stelle e strisce sia sempre più propensa a spendere qualcosa in più per avere un dispositivo avanzato, con tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia odierna. Ma in Italia come siamo messi? Il nostro paese sembrerebbe seguire la stessa linea dell’utenza d’oltreoceano e si pone al primo posto del mercato smartphone europeo. A confermare ciò c’è un ultimo studio effettuato dalla società ComScore, che ci mostra un’Italia molto sensibile alla telefonia mobile avanzata.

Windows Market Place for Mobile in anticipo

Sembrerà assurdo, eppure il Windows Market Place for Mobile è stato lanciato già senza aspettare l’arrivo di Windows Mobile 6.5. Questo sistema operativo per dispositivi mobili, era già stato annunciato dalla stessa casa produttrice Microsoft, nel Febbraio 2009 al Mobile World Congress 2009 tenutosi a Barcellona.

Italia: Tim e Vodafone giu, crescono Wind e Tre

L’Italia un mercato fertile per la telefonia mobile? Beh, in un paese con una media di due sim card attive per abitante non vi sarebbe niente di strano. In realtà la situazione è cambiata notevolmente rispetto a qualche anno fa’, complice forse anche una crisi economica galoppante che mette in guardia da acquisti troppo frequenti di nuovi cellulari. Secondo uno studio effettuato dalla britannica The Mobile world, però, anche il numero degli utenti delle compagnie mobili sta calando sensibilmente, fin dall’inizio dell’anno: si parla di 470 mila utenti in meno rispetto a quanto registrato nel primo trimestre dello scorso anno.

L’emorragia di clientela più consistente la registra l’operatore leader del nostro paese, Telecom Italia Mobile: il dato riferisce di 630 mila clienti in meno. Leggermente in crescita solamente gli utenti abbonamento, anche se di pochissimi punti percentuali. Vodafone perde invece 230 mila utenti, avvicinandosi ancora di più al primo posto della classifica delle compagnie telefoniche nostrane. Insomma, si tratta di una vera e propria perdita di credibilità da parte dei due operatori, forse a causa di scelte commerciali non del tutto corrette e trasparenti.

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