USA, Android conquista più della metà dei nuovi utenti


Continua il rafforzamento di Android nel mercato statunitense degli smartphone. Secondo i dati resi noti da Nielsen ed aggiornati al mese di agosto, il sistema operativo sviluppato da Google detiene ormai il 43% del mercato con una crescita di tre punti percentuali rispetto al mese precedente. Mantiene la seconda piazza Apple che con l’iPhone controlla il 28% del mercato. La casa di Cupertino conferma gli stessi valori registrati a luglio ma potrebbe presto riprende a crescere con la presentazione dell’iPhone 5.

Terza per quote di mercato è Research in Motion che con la gamma BlackBerry detiene il 18% del mercato. Anche per RIM si configura una fase di attesa che ha visto un leggero calo di un punto percentuale nel market share rispetto a luglio. Il resto dei contendenti, incluso Windows Phone, non raggiungono valori a due cifre e si divino complessivamente l’11% del mercato.

AT&T porta la rete LTE 4G in 5 città USA


L’operatore americano AT&T ha ufficialmente attivato la propria rete di quarta generazione su tecnologia LTE (Long Term Evolution) in cinque città degli Stati Uniti: Atlanta, Chicago, Dallas, Houston, e San Antonio. Questa copertura iniziale offre i servizi LTE ad un pubblico potenziale di alcuni milioni di clienti e verrà progressivamente ampliata verso altre aree densamente popolate del paese. AT&T prevede di estendere il servizio in altre 10 aree entro la fine dell’anno raggiungendo un pubblico potenziale di 70 milioni di persone.

L’offerta commerciale di AT&T per la rete LTE è direttamente attivabile sui dispositivi predisposti per la connessione a reti 4G oppure tramite l’acquisto di appositi modem USB. Tra i dispositivi compatibili si segnala il tablet HTC Jetstream basato sul sistema operativo Android Honeycomb che è in vendita negli USA a 699,99 dollari. Per i tablet AT&T propone vari piani tariffari che partono da 35 dollari al mese per 3 GB di dati. Una offerta integrata che permette la connessione sia da rete LTE che tramite hotspots prevede invece un costo di 50 dollari al mese per 5 GB di dati.

Android supera iOS di Apple in USA

Apple con il suo iPhone ha dato una scossa al mondo della telefonia mobile che da ormai qualche anno si trovava in una pericolosa fase di stallo. Soprattutto il suo sistema operativo, studiato e progettato appositamente per il melafonino, ha rivoluzionato il modo di utilizzare gli smartphone.

Le altre aziende però non sono state a guardare e soprattutto Google ha pensato bene di ostacolare l’azienda di Cupertino introducendo un sistema operativo che potesse competere con iOS. Android: questo è il nome dell’OS mobile di Google che sta mettendo a rischio il primato di Apple e del suo iOS.

Negli USA BlackBerry batte Apple

La notizia è arrivata dai giornali di finanza di mezzo mondo. Il dispositivo di casa RIM, il famoso business phone BlackBerry, e nello specifico, il modello Curve 8900, negli Stati Uniti d’America è il telefono d’eccellenza delle vendite. Seppur per le strade di Manhatta, New York e Los Angeles si vedono migliaia di persone dotate dello smartphone di casa Apple, l’iPhone, non è quello di dispositivo più venduto.

A vincere la guerra dei numeri, secondo le ultime analisi del mercati svolte dalla NPD, lo smartphone più venduto negli ultimi tre mesi e soprattutto quello che sarà più venduto (secondo le previsioni) nel periodo natalizio negli USA è il RIM BlackBerry Curve 8900.

BlackBerry torna ad essere il più amato dagli americani: il trucco c’è

Cambio al vertice per quanto riguarda la classifica dei telefoni cellulari più venduti negli Stati Uniti nel primo “quarter” del 2009. Non è più il solito iPhone 3G di Apple a regnare indisturbato ma il più classico (ed economico) RIM BlackBerry Curve (da intendersi come tutta la serie 83XX). Interessante notare come tre dei primi cinque posti siano occupati da telefoni di RIM e scoprire che anche l’HTC G1, il primo telefono cellulare con sistema operativo Android che da noi è distribuito da TIM con il nome di HTC Dream, si sia ritagliato un posto di tutto rispetto. Il telefono di Apple è invece sceso al secondo posto: posizione di tutto rispetto se si considera che iPhone è stato solo sul trono per circa un annetto.

Secondo alcune autorevoli voci, però, la classifica non rispetterebbe il reale andamento delle vendite per una promozione attuata da Verizon che è davvero allettante.

Nokia 1661 in arrivo negli USA su T-Mobile

Dopo essere stato annunciato lo scorso novembre insieme ad altri dispositivi low cost, ecco arrivare sul mercato statunitense il nuovo cellulare con scocca monoblocco Nokia 1661, prodotto economico ma elegante, commercializzato dall’operatore mobile T-Mobile. Come si può vedere dall’immagine qui sopra, il 1661 è un dispositivo semplice, dalle linee tondeggianti e dotato di un form factor in linea con altri prodotti di questo tipo già presenti sul mercato. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il terminale segue i must per i cellulari a basso prezzo: essenzialità, poche features, semplicità d’uso.

Il Nokia 1661 è un dual band GSM, dotato di un display TFT da 1,8 pollici, con una risoluzione di 128 x 160 pixel e oltre 65 mila colori visualizzabili. Non è presente alcun modulo fotografico integrato. Per quanto riguarda l’aspetto multimediale, invece, sul device è presente una radio FM integrata e un ingresso jack da 2,5 mm. Com’è facilmente intuibile, non è presente nemmeno un lettore MP3 integrato.

Samsung supera Motorola ed è il re del mercato americano

Sono davvero interessanti i dati di vendita che ci arrivano dagli Stati Uniti d’America. Nonostante la grave crisi economica globale, gli States non rinunciano all’importazione di cellulari anche dall’estero e, a quanto pare, è proprio un’azienda estera a dominare il mercato a stelle strisce, dopo più di un decennio di egemonia firmata Motorola. Stiamo parlando della sud coreana Samsung Electronics, che si impossessa di oltre il 22 % della fetta di mercato, superando Motorola, ferma a poco più del 21 %. Al terzo posto della classifica un’altra grande azienda sud coreana, LG Electronics, anch’essa con l’intenzione di superare la casa produttrice statunitense.

LG, infatti, si attesta al 20,5 % e, quindi, sono ormai pochissimi i punti percentuali che la dividono dal colosso americano. Ovviamente i dati si riferiscono allo scorso anno, ma le preoccupazioni per Motorola si ripercuotono anche e soprattutto nel 2009 appena cominciato, come abbiamo già visto in altri articoli pubblicati nei giorni scorsi. L’importanza del settore della telefonia mobile negli States è indubbia: come abbiamo accennato prima, la crisi finanziaria che ha colpito duramente l’economia americana non ha certo fermato le esportazioni di terminali dall’estero, ma non solo.

Nokia 2605 Mirage debutta negli U.S.A.

Al grido di “mica possiamo produrre tutti N97?Nokia si appresta ad invadere il mercato mobile degli USA (attraverso Verizon Wireless) con il suo nuovo Nokia 2605 Mirage: un dispositivo di fascia medio/bassa (più bassa che media, a dir la verità) caratterizzato da un design flip e dalla presenza di cover intercambiabili che costerà appena 50 dollari (con due anni di contratto, chiaramente). Un cellulare destinato, quindi, a fare molto bene in questo periodo (purtroppo) di seria crisi economica globale.

iPhone è il cellulare più venduto negli USA

Circa una ventina di giorni fa avevamo proposto alla vostra attenzione un interessante dato: nonostante la “non più tenera età” il telefono cellulare di Motorola, il V3 RAZR, era il più venduto negli Stati Uniti. Come “era”: non lo è più? A scalzare Motorola dal trono su cui regnava in assoluta libertà da parecchio tempo ci ha pensato Apple: iPhone è nel terzo trimestre del 2008 il telefono cellulare più venduto negli USA. Ancora un incredibile risultato per Cupertino: dopo aver portato a casa il titolo di “secondo produttore di telefoni cellulari” (sorpassando RIM), Apple, grazie ad iPhone, ha vinto anche questa difficile competizione.

T-Mobile G1 con Android: sale l’attesa

Solo pochi telefoni cellulari sono in grado di catalizzare l’attenzione dei media e tra questi è possibile annoverare sicuramente iPhone 3G e il Samsung i900 Omnia. C’è un altro telefono cellulare che, sebbene non sia ancora nota la sua disponibilità in Italia, fa parlare davvero tanto di sé. Dopo qualche giorno in cui lo abbiamo “volutamente lasciato nel cassetto”, torna protagonista sulle pagine di IoChiamo il T-Mobile G1 con Android. Oggi vi mostreremo come negli USA ci sia davvero una spasomodica attesa per il T-Mobile G1 con Android mentre in Inghilterra è stato ufficialmente annunciato per il 30 Ottobre.

In U.S.A. i cellulari diventano strumento didattico. E da noi, servono solo ai bulli?

Come al solito, mentre nel nostro paese rimaniamo impelagati in discussioni più o meno utili, il resto del mondo continua a progredire e riesce ad “ufficializzare” cose che, nonostante siano ogni santo giorno sotto gli occhi di tutti, vengono misteriosamente ignorate ad oltranza.

Ultimo, lampante, esempio di ciò è l’adozione dei cellulari come strumento didattico da parte di alcune scuole statunitensi. In fondo, basta non essere ipocriti per arrivare a tale conclusione: in teoria, l’utilizzo dei cellulari a scuola sarebbe vietato, nella realtà dei fatti, invece, la stragrande maggioranza degli studenti utilizza tranquillamente il proprio telefonino in classe (per scopi talvolta discutibili).

Ed allora, perché non trasformare questa irreversibile situazione in un qualcosa di produttivo, facendo utilizzare i dispositivi mobili ai ragazzi, non più solo per giocare, inviare messaggini o registrare video, ma per studiare o ricevere comunicazioni importanti dall’istituto scolastico?

Studente di college rischia 5 anni di carcere per aver hackerato un sistema VoIP

Come qualsiasi tecnologia di questo mondo, anche il VoIP presenta delle falle di sicurezza, spesso sfruttate dagli hacker per fini che vanno dalle telefonate fatte in maniera abusiva alle intercettazioni non autorizzate delle conversazioni. Va al contempo sottolineato come, soprattutto in paesi come gli Stati Uniti d’America, la giustizia si sia attrezzata anche contro questi particolari casi, arrivando talvolta ad esagerare per quanto concerne le pene inflitte.

Basti pensare alla recente storia di Christopher Fowler, diciannovenne studente di un college della Georgia, che rischia ben cinque anni di carcere per aver hackerato un sistema VoIP. Un’azione che, complice il mito generato da numerose pellicole cinematografiche, a molti potrebbe sembrare banale o, per certi versi, eroica, ma che nella realtà rappresenta una (potenzialmente) gravissima violazione della privacy.

Le imputazioni non finiscono qui, infatti il giovane statunitense è accusato anche di aver utilizzato in maniera abusiva i dati di un suo professore per cambiare alcuni voti nel sistema informatico del college. Un reato molto serio quello della violazione di sistemi informatici, punibile con il carcere fino a 15 anni ed una salatissima multa di 50.000 dollari.

Verizon acquista Alltel

Dagli Stati Uniti d’America ci arriva una di quelle notizie economiche che riescono, da un giorno all’altro, a rivoluzionare completamente il mondo dei gestori telefonici. E’ infatti arrivata l’ufficialità di

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