UE chiude il procedimento contro l’Italia sul trasferimento delle chiamate al 112 ai servizi di emergenza

La Commissione europea ha posto fine all’azione giudiziaria intentata nei confronti dell’Italia dopo aver constatato che le chiamate al numero unico europeo di emergenza 112 possono effettivamente essere trasferite ai servizi nazionali di emergenza competenti. In numerosi Stati membri, tra cui l’Italia, i vari sistemi di risposta alle chiamate di emergenza (come polizia, ambulanze, pompieri) usano centralini distinti con numeri telefonici diversi.

Questi Stati membri hanno l’obbligo di garantire che le risposte e il trattamento delle chiamate al 112 siano efficaci quanto quelli delle chiamate agli altri numeri nazionali di emergenza. Non avendo la certezza che in Italia i centralini del servizio di emergenza a cui arrivano le chiamate al 112 fossero in grado di trasferire il chiamante ai centralini degli altri servizi di emergenza richiesti, nel settembre 2008 la Commissione aveva inviato una lettera di costituzione in mora in merito all’efficacia del trattamento e delle risposte riservati alle chiamate al numero unico 112 ( IP/08/1342 ).

L’UE libera frequenze per connessioni mobili più veloci

L ’Unione Europea ha compiuto un importante passo avanti verso la nuova generazione di servizi per la telefonia mobile. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha seguito il Parlamento europeo e ha approvato una proposta della Commissione sull’ammodernamento della normativa comunitaria, la cosiddetta direttiva GSM, sull’uso dello spettro radio necessario per i servizi mobili.

SMS: inviarli in Italia costa di più che inviarli all’estero?

Molti siti Internet, in questi giorni, hanno dato ampio spazio ai cambiamenti che l’Unione Europea ha adottato per la telefonia mobile, con un sensibile calo delle tariffe per sms, chiamate e navigazione in roaming. Insomma, fin qui niente di strano: i numerosi articoli della rete apprezzano tale modifica delle norme ed evidenziano come anche le nostre compagnie abbiano preso in seria considerazione tali novità (come se avessero scelta). Ma siamo sicuri che tutto ciò sia veramente cosi? In Italia, ad esempio, com’era ampiamente prevedibile, assistiamo ad una situazione a dir poco anomala, in particolare per quanto riguarda gli sms.

Per chi ancora non lo sapesse, i messaggi verso i paesi membri dell’UE, dal primo giorno di luglio, hanno un tetto massimo di 13,2 centesimi di euro, IVA inclusa. Un aspetto molto positivo, ovviamente, che farà risparmiare tantissimo all’utenza europea. Pensiamo ora alle tariffe interne del nostro paese: le compagnie più importanti, già da qualche anno, hanno optato per profili particolari che offrono un bundle di messaggi giornaliero a prezzi apparentemente interessanti.

Rapporto telefonini-tumori: Comitato scientifico europeo è scettico

Si torna a parlare nuovamente del rapporto tra cellulare e salute, un argomento molto caro a ioChiamo.com, che da tempo segue le varie ricerche, gli studi e le opinioni riguardo ad uno dei temi più scottanti del nostro settore preferito. Più passa il tempo e più gli studi si fanno maggiormente attendibili, perché coprono un maggior lasso di tempo dalla diffusione globale della telefonia mobile nel pianeta. Per avere un’idea di quanto importante sia l’argomento e di quanto peso abbia nella società citiamo una recente iniziativa del Comitato scientifico europeo che, su iniziativa della Commissione Europea, si è trovata a dover valutare circa 200 ricerche sulle problematiche cellulari-tumori.

Tali studi hanno un’importante valenza anche perché si riferiscono a ben 10 anni di test e osservazioni, e questa è la seconda volta, dopo lo scorso anno, che l’UE chiede un parere al riguardo. Il Comitato, dopo aver vagliato le varie ricerche, ha espresso un suo parere negativo sul presunto rapporto tra utilizzo dei telefonini e le forme tumorali al cervello. Possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo?

UE: SMS meno cari e niente più scatto alla risposta!

Siete ancora incavolati neri per l’affair nuove tariffe che ha coinvolto due dei maggiori gestori nazionali? Allora rilassatevi un po’ perché, oggi, forse tirerete un bel sospiro di sollievo: l’Unione Europea pare infatti intenzionata ad abbassare il costo degli SMS in roaming in tutti i paesi membri ed eliminare di fatto il tanto vituperato scatto alla risposta.

E’ stata proprio Viviane Reding, commissario europeo per la società dell’informazione e i media, a spiegare il tutto all’autorevole rivista tedesca Spiegel, dicendo che in questi giorni verrà discusso il nuovo regolamento del settore, che prevede un tetto massimo di 11 centesimi di euro per ogni SMS in roaming, nonché l’introduzione di tariffe che tengano realmente in considerazione i secondi di chiamata effettuati (si inizierà quindi a pagare solo dopo aver effettuato 30 secondi di conversazione).

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