Dati AGCOM, TIM primo operatore Mobile


L’Autorità per le garanzie sulle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato i dati aggiornato a giugno 2013 del periodico Osservatorio Trimestrale sulle Telecomunicazioni. Un’occasione interessante per fare il punto sulla situazione del mercato della telefonia fissa, della telefonia mobile e degli operatori virtuali.

Ericsson: il 60% della popolazione disponibile di un utenza cellulare

Il nostro pianeta è sempre più invaso dai telefoni cellulari. Dall’ultimo aggiornamento del Traffic and Market Data Report di Ericsson scopriamo che le linee mobili attive hanno superato quota sei miliardi e il numero di abbonati ha raggiunto i 4,1 miliardi. Questo risultato ci dice che oltre il 60% della popolazione mondiale dispone oggi di almeno un utenza cellulare, il 75% delle linee attive è su rete GSM mentre solo il 15% è rappresentato da utenti WCDMA e HSPA.

La crescita del traffico dati in mobilità è raddoppiato in un anno (dal terzo trimestre 2010 al terzo trimestre 2011), dato importante perché segue lo storico sorpasso avvenuto nei confronti del traffico voce alla fine del 2009.

Italiani sempre più dipendenti dal cellulare

Quante volte ci siamo sentiti dire – o abbiamo letto – che noi italiani siamo uno tra i popoli più chiacchieroni e che amano passare ore a conversare al telefonino? Ebbene queste affermazioni ora non sono solo frutto di luoghi comuni, ma una ricerca dell’Ofcom (l’Autorità britannica delle telecomunicazioni) ha dimostrato che i numeri ci segnalano davvero come un popolo di oratori… al cellulare.

La Commissione Europea interviene sulle tariffe di terminazione mobili

Per sfruttare appieno il potenziale di un mercato unico delle telecomunicazioni, la Commissione Europea ha definito i fattori di costo di cui tutte le autorità nazionali di regolamentazione dell’UE devono tener conto nel fissare le tariffe di terminazione, le quali non sono prezzi fissati dal mercato, ma tariffe regolamentate dai regolatori nazionali. Questo permetterà la convergenza delle tariffe di terminazione con un loro sensibile abbassamento rispetto ai livelli odierni (di circa 1,5-3 centesimi al minuto entro la fine del 2012, secondo un documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la raccomandazione).

Italia: economia in crisi ma non si rinuncia alla telefonia mobile



È un periodo di forte crisi per quasi tutte le economie del globo. I tg lanciano quasi quotidianamente allarmi e moniti su possibili recessioni e in alcuni casi, come ad esempio la Germania, le prime avvisaglie si sono già verificate. Una situazione, questa, che si ripercuote anche nel settore della telefonia mobile, con una domanda sempre più sfiduciata e case produttrici che crollano con il passare dei mesi. Il nostro paese non è certo immune dalla crisi generalizzata e sono tante le denunce da parte di istituti di ricerca e di associazioni sul graduale impoverimento della popolazione italiana.

Sono tantissime le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese ma, come ben sappiamo, ci sono aspetti che mostrano come gli italiani non riescano a fare a meno del telefonino e dei suoi utilizzi, anche anche in tempi cosi duri. L’ISTAT ha recentemente rilasciato alcuni dati che fanno riflettere: quasi 82 milioni di linee mobili attive, schede prepagate che arrivano a sfiorare i 74 milioni, quasi 11 milioni in più rispetto all’inizio del 2006.

Telefonia mobile: un settore in crisi e affetto da instabilità

Cari lettori, molto spesso, tra le pagine Web di settore, nelle riviste cartacee e negli altri mass media si parla del mercato della telefonia mobile. Dati, statistiche, percentuali, azioni che vanno su, quote di mercato che scendono, ricavi in aumento, cosi come le perdite. È molto difficile districarsi su questi numeri tanto che, in alcuni casi, i lettori si trovano spesso a chiedersi: “ma il mercato della telefonia mobile è in crescita o è in calo?”.

Un quesito abbastanza semplice, o almeno lo è in apparenza. Cerchiamo di capire, quindi, qual è l’attuale stato delle cose: innanzitutto c’è da dire che i pezzi venduti sono cresciuti, grazie anche all’ascesa delle economie emergenti che hanno accresciuto in modo esponenziale la domanda. Le case produttrici, però – Nokia in primis – hanno attuato una differente politica di vendita, abbattendo i costi medi per ogni terminale e diminuendo, di conseguenza, i prezzi dei singoli prodotti.

Telefonia mobile in crescita nei paesi emergenti

Il futuro della telefonia mobile è sempre più verso i paesi emergenti. Come abbiamo visto più volte le crescite esponenziali dei PIL degli stati a forte ascesa economica, come Cina, India e alcune aree dell’ex Unione Sovietica, vanno di pari passo con una maggiore richiesta di prodotti tecnologici, in particolare di cellulari, e dei servizi ad essi connessi, come la banda larga mobile.

La crescente domanda non riguarda più soltanto telefonini entry level, a basso costo: anche il settore degli smartphone è molto fiorente e l’imminente arrivo dell’iPhone nei mercati cinese e russo ne sono un esempio lampante. Anche il recente arrivo dei modelli BlackBerry e dello stesso melafonino in India, seppur non con il successo sperato, si stanno ritagliando un interessante fetta di mercato.

Cina e telefonia mobile: binomio sempre più stretto

Cari lettori, come abbiamo ripetuto più volte in varie occasioni, i mercati emergenti svolgono e svolgeranno sempre di più un ruolo centrale nel mercato planetario, in qualsiasi settore, compreso quello della telefonia mobile, in costante crescita sia per quanto riguarda la vendita di dispositivi mobili sia nella produzione stessa di terminali, anche di ottima qualità ed estremamente concorrenziali con i prodotti “occidentali”.

Il paese che più rappresenta la crescita delle nuove potenze è senza dubbio la Cina, immenso stato che negli ultimi anni ha deciso di uscire dall’isolamento rappresentato dal regime comunista per lanciarsi nel mercato moderno, con il risultato di una continua crescita esponenziale del PIL e qualche passo in avanti, seppur ancora troppo pochi, sul tema dei diritti individuali e del rispetto della popolazione da parte del governo.

Dal giappone un software mobile per mantenersi in forma

Cari lettori, come abbiamo visto in un articolo di qualche giorno fa’, si è tornati a parlare del rapporto tra la telefonia mobile e la salute degli individui, un binomio ancora confuso che non ha dato nessun risultato certo. Il motivo della mancanza di chiarezza nelle ricerche sull’argomento sono dovute, ovviamente, alla nascita recente della telefonia cellulare e della sua diffusione a livello globale.

Bisognerà attendere, quindi, ancora un po’ di tempo per avere risposte più chiare al problema e per trovare una soluzione ai rischi che potremmo correre con un errato utilizzo del cellulare. Ma non sempre il telefonino dev’essere visto come un qualcosa di negativo per la salute, tutt’altro: spesso le aziende produttrici e le compagnie mobili realizzano servizi ad hoc per migliorare la vita degli utenti.

Sony BMG UK punta alla musica tramite cellulare

Cari lettori, come vi abbiamo già detto in un articolo di qualche giorno fa, anche Vodafone, dopo l’annuncio di Tre Italia sulla nascita della prima flat per scaricare musica sul terminale, Full Music3, ha lanciato una propria offerta di brani musicali, in collaborazione con la casa discografica EMI, e senza nessuna protezione digitale attraverso i noti DRM.

Ma il download e l’ascolto di musica tramite telefonino è un settore in costante crescita, non soltanto nel nostro paese. Anche l’azienda leader nella produzione di telefoni cellulari, Nokia, sta puntando molto sui servizi di questo tipo, tanto che tra breve nascerà l’offerta “Comes With Music“, che consentirà di accedere in modo illimitato ad un’infinita lista di brani musicali.

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