Nokia: in arrivo nuovi tagli di personale

La crisi della finanza e dell’economia è sotto gli occhi di tutti, e la telefonia mobile, come abbiamo visto più volte, non è certo esente. E se anche un’azienda come Nokia comincia a perdere terreno c’è sicuramente da preoccuparsi. Il colosso nord europeo, come saprete, è il marchio leader del settore, seppur negli ultimi due anni le previsioni e i risultati non siano stati molto positivi. Il 2009, quindi, rappresenta un anno importante anche per il gruppo finlandese, che dovrà fare i conti con una situazione finanziaria molto complessa e a cui si dovrà necessariamente adattare per poter contenere le perdite.

Sprint Nextel taglia 8 mila posti di lavoro: il Palm Pre è la salvezza?

La notizia era nell’aria già da qualche settimana, tanto che anche l’eminente quotidiano economico nostrano, Il Sole24Ore, aveva dedicato già un articolo al riguardo. Stiamo parlando di Sprint Nextel, il terzo operatore telefonico mobile degli Stati Uniti d’America, che negli ultimi due anni ha cominciato a perdere notevolmente terreno e, sempre secondo la testata giornalistica, ha optato per un taglio di circa 4 mila dipendenti, in modo tale da ridurre le spese. Ma, dopo qualche giorno dalla pubblicazione di tale notizia, sembra che la situazione sia ancora più nera per la compagnia: Sprint Nextel, infatti, ha deciso di tagliare ben 8 mila posti di lavoro per far fronte alla crisi economico-finanziaria globale.

Un’azione, questa, che punta a tagliare le spese annue di 1,2 miliardi di dollari, cercando di riequilibrare la situazione del gruppo con il periodo nero dell’economia. Il taglio dei posti di lavoro fa parte di una strategia commerciale di breve periodo: la maggior parte dei dipendenti, infatti, sarà licenziata entro la fine del mese di marzo. Tra le cause della crisi di Sprint Nextel c’è senza dubbio la concorrenza sempre più difficile con i primi due provider del mercato a stelle e strisce, ovvero At&t e Verizon Wireless.

Motorola: saltano altri 6 mila posti di lavoro

Quando pensiamo allo scorso anno e alla crisi economico-finanziaria che ha colpito quasi tutti i settori del commercio non possiamo non pensare al crollo di grandi colossi operanti nel mercato della telefonia mobile, come ad esempio la statunitense Motorola. Un gruppo che ha dovuto fare i conti con una politica forse non conforme con i cambiamenti in atto, che non ha saputo cogliere l’occasione di compiere un effettivo rinnovamento, sia in termini di organizzazione interna che di prodotti. Non che questi due aspetti non siano stati affrontati dall’azienda di Schaumburg, anzi: la divisione in due diverse sezioni, dedicando una di esse solo alla tecnologia mobile, ne è una prova tangibile.

preload imagepreload image