Whatsapp ancora a rischio sicurezza? Secondo alcuni studiosi, l’applicazione invia i dati di posizione quando si scaricano le mappe di localizzazione da Google, senza che tale informazione sia soggetta ad alcuna forma di criptazione, alimentando così le voci di chi giudica Whatsapp troppo vulnerabile sotto questo punto di vista.
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Samsung, nuovo problema sulla sicurezza
Nuovo monito, in termini di sicurezza, per gli utenti in possesso di un modello Samsung, considerando che un backdoor metterebbe in discussione diversi aspetti legati alla privacy degli utenti.
Android, nuovi timori sulla questione sicurezza
Nuovi patemi sul tema sicurezza, per gli utenti in possesso di un dispositivo Android, a causa di un allarme lanciato nei giorni scorsi, a sua volta figlio del possibile download di un’applicazione solo apparentemente certificata, ma in grado di causare molti danni.
BlackBerry 7, sicurezza certificata in USA e Canada
Negli anni Research In Motion ha costruito attorno alla gamma di device BlackBerry una solida reputazione di sicurezza ed affidabilità. RIM ha proposto soluzioni tecniche innovative che si sono rivelate un’arma vincente in ambito professionale grazie all’offerta strumenti di protezione dei dati e di configurazione remota estremamente efficaci.
Nel solco di questa tradizione la società ha ora annunciato che i sistemi operativi BlackBerry OS 7 e BlackBerry OS 7.1 hanno ottenuto la certificazione FIPS 140-2 sia da parte del National Institute of Standards and Technology (NIST) statunitense che del Communications Security Establishment Canada (CSEC). Il rispetto dei requisiti previsti dallo standard FIPS 140-2 è ritenuto di particolare importanza nel mercato nord-americano in quanto riconosciuto ufficialmente a livello governativo sia negli Stati Uniti che in Canada.
I telefoni GSM sono a rischio per via di una falla di sicurezza, riferisce un hacker
L’intero mondo della telefonia è a rischio hacker. La rete GSM, come quella garantita da Vodafone, TIM e Wind in Italia, è vulnerabile ad una nuova ed importante falla di sicurezza che potrebbe consentire agli hacker di inviare messaggi di testo o di effettuare chiamate da remoto.
Un pericoloso attacco che mette a rischio il credito telefonico e i conti in banca di milioni e milioni di utenti sparsi in tutto il mondo.
Applicazioni fraudolente nell’Android Market per Google
La notizia è di pochi giorni fa. Sono state rimosse dall’Android Market ben ventidue applicazioni che sono risultate essere potenzialmente dannose per il loro contenuto fraudolento. In pratica, spiegato in parole povere, si tratta di applicazioni che fanno capire all’utente una cosa garantendone in realtà un’altra. Da un punto di vista tecnico, queste app ingannano il cliente facendogli credere di scaricare un programma quando in realtà si sta solo dando un’autorizzazione per inviare al costo di tre sterline un SMS. Il mercato digitale di Google è stato molte volte contestato perché darebbe troppa libertà ai creatori e sviluppatori di software. Infatti, questi ultimi non sono sottoposti ad un controllo e ad un’autorizzazione preventiva che poi di fatto tuteli gli utenti finali delle applicazioni.
HTC, scoperta falla di sicurezza negli smartphone Android
Una preoccupante falla di sicurezza è stata individuata nella versione personalizzata del sistema operativo Android impiegata da numerosi smartphone HTC. Secondo PcWorld, il bug potrebbe permettere ad una applicazione opportunamente modificata di accedere ad informazioni personali che comprendono il LOG del sistema operativo, i dati del GPS, l’archivio degli SMS, il registro delle chiamate, i messaggi di posta elettronica e la configurazione del terminale.
La vulnerabilità, individuata dai ricercatori Trevor Eckhart, Artem Russakouskii, e Justin Case, sarebbe legata specificamente ad alcune modifiche apportate da HTC al sistema Android, per cui i terminali di altri produttori non dovrebbero essere a rischio. Più nel dettaglio sembra che quando l’utente autorizza una applicazione ad accedere ad internet questa acquisisca automaticamente anche i diritti necessari per leggere molte altre informazioni presenti sullo smartphone. Il bug quindi consente di scavalcare il meccanismo delle autorizzazioni selettive su cui si basa la sicurezza di Android.
Android, CA indivudua pericoloso trojan
«Questo Trojan è più avanzato in quanto registra la conversazione in formato “amr”». Sono queste le parole che sceglie di usare Dinesh Venkatesan, ricercatore ed esperto di sicurezza informatica di CA, per descrivere la caratteristica fondamentale di un nuovo trojan pensato per attaccare smartphone e tablet basati sul sistema operativo Android. Venkatesan spiega che già da mesi si registra un vertiginoso aumento degli attacchi informatici rivolti alle piattaforme mobili e che già in passato erano stati individuati codici virali in grado di salvare log testuali poi trasferiti a server remoti.
La novità del trojan isolato dai laboratori CA sta proprio nella capacità di registrare le comunicazioni vocali ricavando una directory nella memoria del dispositivo. Queste informazioni potrebbero poi essere trasferite silenziosamente ad un server remoto quando lo smartphone o il tablet viene collegato alla rete. In caso di infezione quindi i rischi alla privacy degli utenti sono estremamente elevati al pari di quelli relativi alla sottrazione di dati sensibili.
Android contro iOS: scontro sulla sicurezza
La notizia è stata diffusa da Trend Micro, l’azienda nota per le sue operazioni e studi nel settore di sicurezza informatica. I mobile device sempre più colpiti dagli hacker, che si stanno dedicando al mercato degli smartphone, rendono sempre più frequenti le ricerche per capire quali sono i sistemi operativi più sicuri.
L’ultima inchiesta infatti, parla proprio di due dei sistemi operativi tra i più diffusi per acquisto e cioè: Google Android ed Apple iOS.
Sicurezza smartphone: attenti alle immagini che simulano il browser
La frenesia del Natale e dei regali all’ultimo secondo può portarci, in questi giorni, a usare lo smartphone per compiere operazioni che di solito compiamo nella tranquillità e la sicurezza del nostro computer di casa. Questo, inevitabilmente, ci espone a rischi per la privacy e la segretezza dei nostri dati a cui tutti dovremmo fare estrema attenzione. È di questi giorni, infatti, la scoperta di un nuovo metodo per truffare gli utenti di iPhone (ma non solo) che prevede il camuffamento di pagine Web di phishing in siti di famosi istituti bancari (o altri enti generalmente affidabili) e la simulazione della barra di navigazione del browser.
BlackBerry Protect, ecco la nuova soluzione per la sicurezza di RIM
Come abbiamo visto di recente, il futuro di RIM potrebbe essere rappresentato da un tablet con due fotocamere e un processore da 1 GHz, ma per ora l’unica cosa certa è che la casa produttrice dei BlackBerry si sta dedicando anima e corpo alla realizzazione di soluzioni software e online per la sicurezza dei suoi smartphone. Ecco allora spuntare BlackBerry Protect, una nuova applicazione che permetterà a tutti gli utenti dei dispositivi RIM di sincronizzare i loro dati sul Web e mantenerli costantemente al sicuro, senza fatica e senza spendere un soldo.
SMobile: Android minaccia per la privacy
Da quanto dichiarato da SMobile, la software house che sviluppa i software per la protezione degli smartphone, ben il 20% delle applicazioni totali esistenti per il sistema operativo di Google, Android, avrebbe o potrebbe creare dei problemi agli utenti più o meno gravi, riguardo la protezione dei dati personali nell’utilizzo delle stesse. Lo studio fatto dalla società è stato basato su oltre 48.000 applicazioni che sono già disponibili nell’Andoid Market.
Quello che è stato evidenziato è che circa una applicazione ogni 5, permette di avere accesso ai dati personali da compagnie terze o dalle società stesse produttrici di quel determinato software.
Messico: la sicurezza del governo passa dal possibile blocco del numero cellulare
In Messico è stata attuata da poco una particolare mossa contro il crimine: la disattivazione del numero cellulare per chi non fornisce le proprie generalità. Inizialmente potrebbe sembrare una mossa di poco conto, ma si parla di 30 milioni di persone che potrebbero essere colpite da questa azione e, si crede, la gran parte delle quali sarebbero criminali che utilizzano il cellulare come sistema di comunicazione primario.
Prodotti anti-intercettazione cellulare da Khamsa
In un periodo in cui le intercettazioni telefoniche appaiono costantemente tra le notizie dei telegiornali, i dubbi sulla protezione della nostra privacy diventano più che mai d’attualità, ma grazie a Khamsa potremmo dormire sonni tranquilli. Anche se il nome dell’azienda appare esotico, la Khamsa è una realtà tutta italiana ed ha sviluppato un sistema crittografico che trasforma le telefonate protette rendendole indecifrabili alle intercettazioni. Per presentare questo nuovo sistema ha ideato un brand dedicato alla alla sicurezza mobile, dal nome Privatewave.