Molteplici sono le bufale che si trovano on-line soprattutto da quando è aumentato a dismisura l’utilizzo di Facebook. Queste bufale possono essere dannose non tanto per le difficoltà tecniche che possono venire a creare ma soprattutto per il valore della privacy.
Il problema diventa maggiore quando l’applicazione viene salvata in locale su dispositivi mobili tipo iPhone e BlackBerry con una connessione Internet costante in metodo di scambio di dati. C’è comunque da dire che non tutte le applicazioni sono programmate in modo da utilizzare un worm ed entrare nella memoria locale.
Noi ne abbiamo esaminata qualcuna come tanti network on-line (vedi ad esempio Catepol che sta curando una rubrica intitolata “le bufale su Facebook: non cascateci!!!” e riportiamo di seguito qualche caso sporadico ed i metodi per evitare di cadere nella trappola degli “agguantatori” di dati personali.
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