Facebook Mobile aumenta la sua privacy

 

La privacy, uno dei crucci dei social network si aggiorna e cambia le sue attitudini anche nel mondo del mobile. Tutti gli utenti di Facebook Mobile (che superano i 200 milioni mensili) saranno sicuramente felici di poter aumentare la propria tutela dei dati personali anche collegandosi dallo smartphone.

Infatti, tutti coloro che utilizzano il social network direttamente dal browser del proprio smartphone, senza passare per applicazioni terze, troveranno un nuovo menu particolareggiato per la tutela della privacy su Facebook Mobile.

Applicazioni e privacy, problemi anche per iPhone

 

La vicenda che sta coinvolgendo le applicazioni e la protezione dei dati personali sui device equipaggiati con Android, sembra essere contaggiosa. Anche iOS, il sistema operativo di Apple, sembrerebbe creare qualche problemino ai suoi utenti nel caso di installazioni di software che “hanno il lusso” di invadere la privacy.

A portare in luce questo fenomeno sono stati i ricercatori dell’Università di Duke e dello Stato della Pennsylvania, che analizzando i software degli editori indipendenti (prima su Android, ora anche su iPhone), hanno rilevato ben 57 applicazioni che sono potenzialmente dannose per i possessori di iPhone.

Gli Emirati Arabi Uniti bloccano BlackBerry

 

Ebbene la sicurezza nazionale non è minacciata solo più da esseri umani, ma anche da semplici device lasciati da soli. Parliamo di una questione che in questi giorni sta toccando Emirati Arabi Uniti e la RIM, società che produce i device BlackBerry.
Secondo gli Emirati Arabi Uniti, i BlackBerry sarebbero una minaccia per tutta la sicurezza nazionale a seguito di studi approfonditi, che certificherebbero il compimento di abusi sui dati dei possessori al loro contenimento.
Di conseguenza, l’Autority di vigilanza delle Telecomunicazioni degli Emirati Arabi Uniti ha rilevato delle irregolarità nelle connessioni. Questo perchè i device riuscirebbero a connettersi in automatico (gli unici a farlo) con i centri di smistamento dati che sono a capo di privati ed inviare i dati del cliente.

SMobile: Android minaccia per la privacy

 

Da quanto dichiarato da SMobile, la software house che sviluppa i software per la protezione degli smartphone, ben il 20% delle applicazioni totali esistenti per il sistema operativo di Google, Android, avrebbe o potrebbe creare dei problemi agli utenti più o meno gravi, riguardo la protezione dei dati personali nell’utilizzo delle stesse. Lo studio fatto dalla società è stato basato su oltre 48.000 applicazioni che sono già disponibili nell’Andoid Market.

Quello che è stato evidenziato è che circa una applicazione ogni 5, permette di avere accesso ai dati personali da compagnie terze o dalle società stesse produttrici di quel determinato software.

Messico: la sicurezza del governo passa dal possibile blocco del numero cellulare


In Messico è stata attuata da poco una particolare mossa contro il crimine: la disattivazione del numero cellulare per chi non fornisce le proprie generalità. Inizialmente potrebbe sembrare una mossa di poco conto, ma si parla di 30 milioni di persone che potrebbero essere colpite da questa azione e, si crede, la gran parte delle quali sarebbero criminali che utilizzano il cellulare come sistema di comunicazione primario.

MVNO: provvedimenti del Garante della Privacy contro PosteMobile e Tiscali

Nelle scorse ore uno dei più noti portali nostrani dedicati al mondo degli operatori mobili virtuali, MVNONews.com, ha diffuso una notizia molto interessante, che coinvolge due degli MVNO italiani, PosteMobile e Tiscali Mobile. Secondo quanto pubblicato dal sito, le due compagnie telefoniche sarebbero sotto lo stretto controllo del Garante della privacy, a causa di un uso scorretto e illecito dei dati personali degli utenti. In particolare, molti dei dati raccolti dai carrier virtuali, come quelli sul traffico telefonico, sulla navigazione Internet o sul traffico mail, sarebbero stati trattati in modo scorretto: tempi di conservazione superiori al limite consentito, troppe informazioni raccolte sul tipo di siti Web visitati dall’utenza, ecc.

Kaspersky Mobile Security 9.0 per proteggere il cellulare

Kaspersky Lab annuncia Kaspersky Mobile Security 9.0, un software innovativo per la protezione della privacy degli utenti di smartphone e per la salvaguardia dei minori. Kaspersky Mobile Security 9.0 è la soluzione software che offre un’efficace protezione contro diversi tipi di minacce. È stata rinnovata la difesa della privacy dei contatti ed è migliorata la criptatura e le funzionalità antifurto.

La nuova funzione Privacy Protection permette agli utenti di nascondere i contatti che si vogliono mantenere anonimi. La gente ha molte ragioni per farlo, si pensi ad esempio ai contatti con le agenzie d’impiego, ai nominativi di alto profilo e ai contatti dei familiari, da difendere ad ogni costo da sguardi indiscreti.

Fax selvaggi, interviene il Garante

Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto nuovamente per combattere l’invio di pubblicità indesiderata via fax. Dall’inizio del 2009 sono oltre 500 le segnalazioni già pervenute al Garante da cittadini e imprese che denunciano questa tecnica di spam.

Come altre imprese in precedenza, anche in questo caso la società ha affermato di utilizzare, per gli invii, nominativi estratti da elenchi telefonici “categorici” pubblici (come Pagine Gialle o Pagine Utili). Questo consentirebbe, ad avviso delle imprese, di poter liberamente disporre di quei numeri per comunicazioni promozionali.

Gli smartphone spioni

Proseguiamo il discorso intrapreso qualche giorno fa e torniamo a parlare di spie e cellulari, e del loro binomio perfetto. La domanda che molti utenti, stimolati dagli input dati dai rumors si stanno facendo, è questa: come si ha la certezza che i cellulari siano sicuri dal punto di vista della privacy con tutti gli “accessi” a punti esterni che ormai hanno?

I dispositivi di comunicazione, integrati ad applicazioni, quali il GPS, il Bluetooth, ecc. che dati inviano e che permessi danno?

L’hacking del cellulare questo sconosciuto

 Oggi parliamo di sicurezza, ma sicurezza dal punto di vista di salvaguardia dei dati personali e non di sicurezza dell’integrità del cellulare. Scopriamo in dettaglio allora, cosa tentano di fare gli Hacker che si dedicano ai cellulari. Il nome tecnico dell’hacking sul dispositivo mobile è “Blue Snarfing“. Questa metodica di hacking è basata sulle possibilità di connettività offerte dai cellulari in modalità Wireless e Bluetooth, con l’unico intento di poter accedere ai dati personali che ogni utente ha memorizzato sul proprio cellulare. A cadere in questa rete, sono molto spesso anche i personaggi famosi che si sono visti sottrarre dati personali che sono stati poi divulgati on line. Tra gli ultimi esempi abbiamo Paris Hilton, Rhianna oppure Vida Guerra. I danni per hacking a questi personaggi dello star system, sono gli stessi in cui cadono quotidianamente gli ignari utenti delle metropoli che utilizzano le reti senza fili. Il compendio tecnico diffuso dall’università del MIT sull’argomento è un documento che supera le duecento pagine, quindi noi ci limiteremo a spiegare non in dettaglio, ma in modo semplice ed intuitivo di cosa si tratta. Questa pratica di “Blue Snarfing”, altro non è che un attacco non facilmente riconoscibile, perchè è una richiesta “invisibile” che permette all’esecutore di entrare in un’area del nostro cellulare che da accesso a dati quali: Rubrica telefonica, Foto, Video, SMS, MMS, registri delle chiamate, traffico dati, Calendario ed Agenda, oltre che al codice IMEI e molto altro.
Gli hackers sono semplicemente dotati di un netbook o di un notebook che abbia una connettività Bluetooth ed

Salvare le foto ricevute con Photo Swap è possibile

 E’ in voga ormai da un po’ di tempo un’applicazione per i possessori del gioiellino di casa Apple, l‘iPhone. L’applicazione si chiama Photo Swap, pesa sul dispositivo circa 1 Mb ed è scaricabile direttamente dall’App Store di Apple totalmente gratis.
Lo slogan dell’applicazione dice: “Manda una foto e ricevi una foto”. Ed in effetti è proprio così. Una nuova metodica di utilizzo media chat che permette di comunicare con “qualcuno” magari all’altro capo del mondo. Ma vediamo un po’ l’utilizzo in maniera semplice ed intuitiva.
Per prima cosa necessita aprire l’applicazione dal book dei programmi. Una volta aperta, possiamo scattare una fotografia con la nostra fotocamera integrata e premendo sul pulsante “Send”, l’immagine verrà inviata ad una persona qualsiasi nel mondo che in quel momento ha l’applicazione aperta come voi. Da questo punto in poi sarà possibile avviare una specie di chat con questo interlocutore “qualsiasi” fatta a base di immagini scattate con la fotocamera. Le informazioni inviate all’interlocutore sono del tutto editabili, a partire dal nickname, oppure un messaggio personale, oppure ancora, tenendo attivato il GPS, sarà possibile inviare la propria posizione nel globo.

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