Nexus One: in Europa con Vodafone tra poche settimane

Come abbiamo visto un paio di giorni fa’, il primo vero Googlefonino, il Nexus One, è stato ufficializzato dal search engine di Mountain View e si prepara per il lancio commerciale in tutto il mondo. Uno smartphone molto interessante, dalle caratteristiche tecniche estremamente competitive, soprattutto con i “mostri sacri” del settore, quali iPhone, N97 e i vari terminali BlackBerry. Ancora non sono state rilasciate informazioni ufficiali riguardo alle condizioni di vendita del prodotto e alla data ufficiale di lancio, ma in queste ore il carrier britannico Vodafone si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni che farebbero pensare ad un esordio imminente del Nexus One.

Smartphone sempre più su nel mercato

Dai settimanali di settore, sono stati diffusi i dati delle vendite degli smartphone nel mondo per i periodi di riferimento che vanno dal settembre del 2008 al settembre del 2009 appena terminato. Secondo le statistiche di cui abbiamo allegato un grafico in cima all’articolo, vediamo che a confronto, la Apple, la RIM e la HTC stanno guadagnando sempre più prestigio in questo mercato, facendo rilevare delle interessanti crescite nelle vendite.

Il tutto è invece a danno di una affannatta Nokia, che sembra star perdendo mano mano tutta la sua potenza commerciale ed il suo ruolo di leader del mercato.

Wind, risultati fiscali in netta crescita

Il mondo della telefonia italiana non sembra proprio essere stato colpito dalla congettura economica mondiale. Dopo gli ottimi risultati fiscali di Vodafone, ora è Wind a sbandierare ricavi record quasi a dimostrare che la telefonia mobile italiana non risente della crisi.

Nel corso del primo semestre del 2009, Wind ha generato ricavi pari a 2.819 milioni di euro, in aumento del 5,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainati sia dalla telefonia fissa ed internet, in crescita del 12,4%, che dalla buona performance registrata nella telefonia mobile, con ricavi in crescita del 2,6%.

Samsung supera Nokia in alcuni mercati europei?

Abbiamo visto come, negli ultimi anni, il mondo della telefonia mobile abbia trasformato molto i propri must e le esigenze degli utenti. Le grandi case produttrici hanno dovuto fare i conti con un assetto commerciale praticamente nuovo, che ha portato ad una concorrenza sempre più affollata e difficile, mettendo in crisi molte realtà storiche del settore. Le economie emergenti, le grandi case informatiche che puntano sempre di più nel mercato mobile, l’importanza strategica degli smartphones, la crisi economico-finanziaria sono alcune delle innumerevoli variabili che hanno modificato profondamente il settore. Sappiamo tutti che il gruppo leader sul mercato è Nokia, la casa finlandese che mantiene attualmente il suo primato, non senza poche difficoltà finanziarie.

Negli ultimi mesi la crisi ha spinto il colosso a dover tagliare centinaia di posti di lavoro e a rivedere alcune delle proprie strategie commerciali. Ma qualcosa sembra cambiare, soprattutto nel vecchio continente. A dimostrarlo sono alcuni dati diffusi da GfK Market, che riferiscono di un exploit della casa produttrice sud coreana Samsung Electronics in diversi mercati europei, superando addirittura il colosso finlandese. Samsung sarebbe già prima nelle vendite in Belgio, Francia, Svizzera, Russia, Gran Bretagna e anche nel nostro paese.

Samsung supera Motorola ed è il re del mercato americano

Sono davvero interessanti i dati di vendita che ci arrivano dagli Stati Uniti d’America. Nonostante la grave crisi economica globale, gli States non rinunciano all’importazione di cellulari anche dall’estero e, a quanto pare, è proprio un’azienda estera a dominare il mercato a stelle strisce, dopo più di un decennio di egemonia firmata Motorola. Stiamo parlando della sud coreana Samsung Electronics, che si impossessa di oltre il 22 % della fetta di mercato, superando Motorola, ferma a poco più del 21 %. Al terzo posto della classifica un’altra grande azienda sud coreana, LG Electronics, anch’essa con l’intenzione di superare la casa produttrice statunitense.

LG, infatti, si attesta al 20,5 % e, quindi, sono ormai pochissimi i punti percentuali che la dividono dal colosso americano. Ovviamente i dati si riferiscono allo scorso anno, ma le preoccupazioni per Motorola si ripercuotono anche e soprattutto nel 2009 appena cominciato, come abbiamo già visto in altri articoli pubblicati nei giorni scorsi. L’importanza del settore della telefonia mobile negli States è indubbia: come abbiamo accennato prima, la crisi finanziaria che ha colpito duramente l’economia americana non ha certo fermato le esportazioni di terminali dall’estero, ma non solo.

Crisi globale: quale andamento per la telefonia mobile nel 2009?

Ormai sembrano non fare più notizia gli annunci non certo positivi degli analisti sull’andamento del mercato per questo nuovo anno. Il 2009, infatti, potrebbe essere visto come un enorme punto interrogativo per le piccole, le medie e le grandi aziende, a causa di movimenti sempre più inaspettati e imprevedibili del mercato che rendono la situazione davvero instabile. A confermare ciò, ad esempio, vi è la brusca frenata delle vendite di Nokia negli ultimi mesi del 2008, una situazione non prevista con tali dimensioni. Ma il colosso leader sul mercato non è il solo gruppo ad avere registrato segni negativi e a prevedere questo trend anche per il 2009.

Altre grandi aziende, come le sud coreane Samsung Electronics e LG Electronics, hanno dovuto rivedere le previsioni verso il basso, ipotizzando una flessione delle vendite di ben il 10% rispetto ai dati dello scorso anno. Ovviamente si tratta pur sempre di previsioni ed è difficile avere una certa sicurezza che ciò accada realmente. I rallentamenti di Sony Ericsson e di Motorola nell’anno appena conclusosi e l’exploit di gruppi commerciali quali Apple e Research In Motion evidenziano ancora una volta le contraddizioni e la forte instabilità di un mercato globale in continuo movimento, difficile da domare o quanto meno da tenere a bada.

Nokia abbandona il mercato giapponese

Al contrario di quanto ci si potesse immaginare, l’entrata di Nokia nel fiorente mercato dei MVNO (gli operatori mobili virtuali) giapponesi non ha coinciso con una maggiore attenzione del gruppo finlandese verso la terra del sol levante, anzi. Come una doccia gelata, è arrivata, infatti, la notizia che vede il colosso europeo della telefonia mobile farsi da parte a causa della troppa concorrenza ed abbandonare in toto un mercato come quello nipponico, non “facile” da gestire come altri, ma pur sempre fondamentale.

Nokia diventa MVNO per il mercato nipponico?

Tra le novità più interessanti della telefonia mobile nostrana degli ultimi anni ci sono senza dubbio gli operatori mobili virtuali. I cosiddetti MVNO nel nostro paese sono ormai diversi e dalla offerte estremamente variegate. C’è, ovviamente, una presenza massiccia delle compagnie telefoniche partners delle aziende che hanno deciso di fare il proprio ingresso sul mercato ma, in alcuni casi, sono le promozioni molto interessanti ad essere in primo piano (basti pensare a Poste Mobile, che ha registrato una crescita davvero consistente e il trend è in ascesa). Ma i gestori di telefonia mobile virtuale non sono soltanto una realtà tutta italiana.

I MVNO stanno crescendo enormemente in diverse zone del mondo, dando la possibilità ai gruppi commerciali interessati di lanciare offerte personalizzate, legate spesso ai servizi e i prodotti commercializzati “normalmente” da tali imprese. Ma è possibile che ad un marchio leader nel settore della telefonia mobile possa interessare tale aspetto commerciale? A quanto pare si, e questa volta tale interesse arriva niente di meno che dalla casa produttrice prima nella classifica dei colossi planetari, ovvero Nokia.

Riduzione della “tassa di concessione governativa” in arrivo?

L’Italia, rispetto ad altri paesi europei e anche rispetto a tutti i paesi del mondo, ha un mercato della telefonia mobile molto “particolare”: ad ogni utente della telefonia mobile, in media, sono intestate più di tre schede sim e, se si guardano i numeri delle schede totali in circolazione, la cosa è davvero impressionante. Tutto ciò è il risultato di una politica “particolare” delle compagnie telefoniche che spesso, per aggiungere clienti e numeri al fatturato, regalano addirittura schede sim ricaricabili. L’italiano medio cerca di stare quanto più possibile alla larga dai contratti in abbonamento preferendo quindi l’utilizzo di numerose sim ricaricabili: basterà la riduzione della “tassa di concessione governativa” a cambiare questa situazione?

Il VoIP approda finalmente in India, e da noi la situazione qual è?

Il VoIP (voce tramite protocollo internet) è senza ombra di dubbio una delle maggiori innovazioni tecnologiche che si siano viste negli ultimi anni, per quanto concerne la comunicazione telefonica a livello globale. Consente di eliminare centrali di commutazione, digitalizzare i dati vocali e comunicare in tutto il mondo con costi estremamente contenuti: probabilmente la sua carta vincente per eccellenza.

Come ogni innovazione di tale spessore, l’adozione della tecnologia VoIP nei vari paesi del mondo è un processo che viaggia in modo costante, ma lento, talvolta troppo lento. Esempio di questa “conquista del mondo al rallenty” è la notizia che, solo tra qualche giorno, il VoIP approderà in India, in modo legale e con il pieno consenso del Trai (Telecom Regulatory Authority of India), così come del governo locale.

Quasi inutile dire che questa rivoluzione porterà risvolti ancor più positivi ad un’economia in continua espansione come quella del vasto paese asiatico, ottimizzando i costi per le imprese ed ampliando il mercato mondiale del VoIP ad una nuova potenziale platea di oltre un miliardo di persone. E da noi invece qual è la situazione?

Vodafone acquisterà Tiscali?

Da bravi appassionati di tecnologia mobile e telefonia, sarete sicuramente al corrente di tutte le turbolenze che ultimamente sta vivendo la società italiana Tiscali che, nonostante parole arrivate dalla direzione che lasciano intendere anche l’adozione di decisioni diverse dalla vendita, sembra sempre più in procinto di essere acquistata da qualche altra importante società del settore.

E’ infatti appena arrivata la notizia secondo la quale Vodafone acquisterà Tiscali, anche il Financial Times di ha scritto che Vodafone starebbe valutando la possibilità di presentare, con l’advisor Lehman Brothers, un’offerta per la telco controllata da Renato Soru.

Il mercato dei mobile browser raggiungerà gli 1,5 miliardi di unità nel 2013

Il mercato dei mobile browser raggiungerà gli 1,5 miliardi di unità nel 2013. Questa la previsione (a dir la verità non troppo inattesa) fatta dall’ABI Research, tra le migliori per quanto riguarda le ricerche di mercato in tutto il mondo.

Certo, si tratta solo di una previsione che probabilmente, al momento del suo presunto verificarsi (il lontanissimo 2013), tutti avremo già riposto da tempo in chissà quale meandro della mente, ma in fondo basta già guardarsi intorno per capire quanto il mercato dei mobile browser sia già più che pimpante. Soprattutto negli ultimi periodi, infatti, sono molte le persone che hanno scoperto tutte le potenzialità e la comodità di un software che permette in qualsiasi luogo ed in qualsiasi circostanza di saltellare egregiamente per il web tramite il proprio telefonino, PDA o lettore mp3 (come iPod Touch).

Nel 2007 venduti oltre un miliardo di telefonini globalmente

A discapito di tutte le voci relative ad effettive o presunte crisi, che a destra e a manca ogni giorno sentiamo attraverso tutti i maggiori mezzi di informazione, il mondo delle tecnologie mobili vive il suo periodo più florido di tutti i tempi.

Il dato è più che eloquente: mentre nel 2006 i telefonini venduti globalmente erano pari a 990,9 milioni, nel 2007 sono stati ben 1,15 miliardi con un incremento di ben il 16%.

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