Motorola supera l’iPhone…attualmente in teoria

La sfida è vicina. Stamattina abbiamo parlato della versione di Google Android 2.0 Eclair ed oggi già si parla della nuova sfida tra il Googlefonino proposto dalla Motorola che monterà a bordo il sistema operativo di BigG, ed il Melafonino, campione di incassi al botteghino degli store di elettronica.

La casa alata Motorola, cerca quindi di tornare alla vecchia gloria, quando era tra le uniche grosse potenze della telefonia mondiale, e per farlo non cerca una strada semplice, bensì tenta di sfidare direttamente il produttore che sta in cima alla lista: Apple.

L’iPhone causa dipendenza e senso di onnipotenza?

Ormai siamo abituati a sentirne di tutti i colori quando il tema principale della discussione è l’iPhone. C’è chi lo difende a spada tratta, presentandolo come il miglior smartphone del pianeta, chi lo odia e lo accusa di essere soltanto una sorta di specchietto per le allodole. Insomma, il melafonino fa discutere e forse è anche questo uno dei suoi maggiori punti di forza.

L’essere costantemente sotto l’occhio dei riflettori ha senza dubbio favorito la sua fama e il suo successo. Ciò non significa che l’iPhone non sia un prodotto interessante e rappresenti una sorta di anno zero per la telefonia mobile. Ma non abbiamo comunque nascosto, in altri articoli, i dubbi sui prezzi enormi e sulle mancanze tecniche che un terminale di altissimo livello come l’iPhone ha.

iPhone 3G: tutti pazzi per il melafonino!

Cari lettori, era prevedibile che l’uscita melafonino avesse un effetto micidiale sul mercato e soprattutto sugli utenti, letteralmente impazziti dalla release 2.0 della casa costruttrice di Cupertino. Ma quando si era registrato nel nostro paese un interesse di questo tipo verso un telefonino? Quando abbiamo visto le file e la calca sulle vetrine per toccare, vedere e acquistare il touchscreen device più famoso del pianeta?

Eppure, obbiettivamente, l’iPhone 3G, come abbiamo visto in articoli precedenti, non è poi un granchè come specifiche tecniche, se rapportate al prezzo di vendita, soprattutto se teniamo conto dei costi scelti per il nostro mercato dalle due compagnie mobili leader nel nostro mercato, Vodafone Italia e Telecom Italia mobile, sommerse da critiche e ora nel mirino dell’Authority per sospetto abuso di posizione dominante e di lesione della libera concorrenza.

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