Cellulare acceso anche di notte per i giovani

Uno dei vantaggi più apprezzati del cellulare rispetto al “vecchio” telefono di casa è che quando vogliamo possiamo “staccare la spina“, spegnendolo, e sentirci per un po’ lontani dal mondo, in un momento di pace o semplicemente concentrati al meglio su altro senza essere disturbati. Certo, lo si potrebbe fare ugualmente con il telefono fisso staccando la spina fisicamente, ma con il cellulare possiamo prenderci del tempo tutto per noi, senza disturbi esterni, in modo più pratico.

La maggior parte delle persone tende a mettere in modalità aereo (o spegnere completamente) il proprio telefonino solo poco prima di andare a dormire, all’insegna del “non si sa mai che ci sia un’emergenza“, ma una volta spente le luci si spegne anche il cellulare. Purtroppo però le nuove generazioni che stanno crescendo con il telefonino e che lo considerano come un oggetto essenziale non hanno questa abitudine. A metterlo in luce è una ricerca condotta dagli studenti del centro territoriale permanente dell’Istituto Mazzoni di Prato.

LG Sm@rt: Facebook e social network per i più giovani

Dopo i tre nuovi modelli con una grande attenzione al design, LG ha presentato un altro tipo di cellulare che prende il nome di LG Sm@rt: un telefono pensato per i giovani e per chi ama conversare via SMS, email e social network. Il suo punto di forza, infatti, è la tastiera QWERTY, che permette di scambiarsi email e SMS in modo più facile e veloce, come davanti al PC. Il nuovo LG Sm@rt offre all’utente la possibilità di connettersi da subito a Facebook per restare sempre in contatto con i propri amici. Il nuovo LG Sm@rt garantisce inoltre funzioni davvero simili a quelle di qualsiasi “smartphone famoso” ma ad un prezzo di lancio accessibile anche per i giovanissimi, ovvero 149 euro.

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Mondo giovani: sempre più foto hard su cellulari

 A scuola, in discoteca, tra amici, si diffonde sempre più la moda tra i giovani di scambiarsi foto hard sul cellulare. Il fenomeno è presente soprattutto in Inghilterra, dove polizia, genitori e associazioni iniziano a lamentarsi: troppo facile che tutto questo materiale giunga tra le mani di personaggi indiscreti, che possano uplodare questi contenuti su internet e diffonderli maggiormente. L’attenzione riguarda soprattutto i pedofili, che potrebbero sfruttare la situazione per i loro scopi malefici. Ma come si può fermare il sexting (questo il nome del fenomeno) quando la condivisione di file via bluetooth tra cellulari è ormai pane quotidiano per i giovani?

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