Fax selvaggi, interviene il Garante

Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto nuovamente per combattere l’invio di pubblicità indesiderata via fax. Dall’inizio del 2009 sono oltre 500 le segnalazioni già pervenute al Garante da cittadini e imprese che denunciano questa tecnica di spam.

Come altre imprese in precedenza, anche in questo caso la società ha affermato di utilizzare, per gli invii, nominativi estratti da elenchi telefonici “categorici” pubblici (come Pagine Gialle o Pagine Utili). Questo consentirebbe, ad avviso delle imprese, di poter liberamente disporre di quei numeri per comunicazioni promozionali.

SMS troppo costosi? Il garante indaga

Più volte mi è capitato di far notare come il costo degli sms in Italia sia totalmente fuori mercato rispetto a quello applicato per un messaggio inviato dall’estero verso il bel paese in seguito all’applicazione delle nuove direttive europee. Ad accorgersi che “qualcosa non andava” è stato anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Roberto Sambuco conosciuto anche come “Mister Prezzi”, ha avviato un’indagine riguardante il “caro sms” da parte degli operatori telefonici: il Garante vuole occuparsi, tra le altre questioni, anche di tutti i vari “servizi telefonici” che ogni compagnia offre. Gli operatori italiani, infatti, offrono una jungla di offerte all’intero delle quali il consumatore medio ha difficoltà a districarsi; inoltre, sempre secondo il Garante, gli utilizzatori di fascia medio – bassa rimarrebbero fuori dagli sconti previsti per chi fa un uso frequente del cellulare, rimanendo dunque penalizzati ancora di più.

Dal 2010 solo 5 giorni per portabilità del numero fisso?

L’Autorità per le ga­ranzie nelle Telecomunicazioni ha deciso con una delibera un forte cambiamento delle abitudini degli operatori nostrani della telefonia fissa. Dall’anno prossimo (il 2010), infatti, baste­ranno soltanto cinque giorni per passa­re da una compagnia all’altra. Viene così messo fine al labirinto di burocrazia in cui si era costretti ad addentrarsi per poter cambiare l’operatore del “telefono di casa”. Oltre alla fine della burocrazia necessaria al passaggio, questa sembra essere anche la fine delle retention: cinque giorni sono davvero pochi per riuscire a contattare il cliente che ha deciso di approdare ad altri lidi. Il primo passaggio della delibera è previsto per novembre perché gli operatori dovranno garantire il trasferimento di linea entro die­ci giorni: si scenderà poi a cin­que nel 2010.

144 e 899: la questione riaperta dal Tar del Lazio

Sicuramente la maggior parte di voi si ricorderà dei controversi numeri a pagamento con prefisso 144 e la dura battaglia delle associazioni di consumatori e organi di garanzie per limitarne l’accesso, fino alla loro definitiva scomparsa, sostituiti dai famigerati 899. Ovviamente la campagna di difesa per i consumatori è continuata anche per i nuovi prefissi, risollevando il problema delle telefonate pubblicitarie con tariffazioni al limite della legalità, con conseguenti malori dopo la ricezione delle bollette gonfiate da tali numerazioni. Alla fine il Garante per le Telecomunicazioni è sceso in campo, mesi fa’, tuonando contro il proliferare dei numeri a pagamento, cercando una giusta soluzione al problema.

Il risultato fu la decisione di un blocco collettivo di 144, 899 e via dicendo, già dall’estate di quest’anno. Si tratta di un blocco automatico, che qualsiasi utente sarà libero di mantenere oppure no. Una delibera che è stata accolta positivamente da quasi tutti. Quasi, perché c’è ovviamente chi opera per mantenere libere al 100% le linee “incriminate”.

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