AGCOM: novità a tutela dei consumatori per chiamate, sms e internet mobile

Come scritto in mattinata, dopo un lungo e intenso confronto, dapprima con ASSTEL e successivamente con i principali operatori di telefonia mobile, sono giunte finalmente le risposte che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) attendeva e che aveva nei giorni scorsi più volte sollecitato. Si tratta di singole risposte trasmesse da TIM, Vodafone, H3G e Wind, che si differenziano per caratteristiche e modalità di applicazione in coerenza con il carattere concorrenziale del mercato. In pratica tutte però garantiscono che i clienti dei principali operatori mobili potranno accedere senza costi aggiuntivi a tariffe allineate al tetto comunitario sugli SMS e a piani tariffari al secondo, che dovranno essere stabilmente offerti.

Le principali novità che i consumatori italiani avranno a disposizione entro gennaio prevedono tariffe per gli sms non superiori a quelle previste nel Regolamento comunitario (ovvero 11 centesimi di euro + tasse) e la tariffazione al secondo delle chiamate per i clienti che lo richiederanno.

Dal 2010 solo 5 giorni per portabilità del numero fisso?

L’Autorità per le ga­ranzie nelle Telecomunicazioni ha deciso con una delibera un forte cambiamento delle abitudini degli operatori nostrani della telefonia fissa. Dall’anno prossimo (il 2010), infatti, baste­ranno soltanto cinque giorni per passa­re da una compagnia all’altra. Viene così messo fine al labirinto di burocrazia in cui si era costretti ad addentrarsi per poter cambiare l’operatore del “telefono di casa”. Oltre alla fine della burocrazia necessaria al passaggio, questa sembra essere anche la fine delle retention: cinque giorni sono davvero pochi per riuscire a contattare il cliente che ha deciso di approdare ad altri lidi. Il primo passaggio della delibera è previsto per novembre perché gli operatori dovranno garantire il trasferimento di linea entro die­ci giorni: si scenderà poi a cin­que nel 2010.

Assoprovider boccia il consorzio per la banda ultralarga

Assoprovider, l’associazione dei provider indipendenti, ”boccia” il progetto di consorzio tra grandi operatori paventato dal presidente Agcom, Corrado Calabrò, e dal viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, per lo sviluppo delle nuove reti in Italia. Tra le preoccupazioni di Assoprovider c’è quella che tale Consorzio possa ritardare lo sviluppo della banda larga nel Paese e, una volta terminati i lavori, imporre un prezzo senza possibilità di concorrenza.

Call Center: per Agcom devono migliorare

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato un provvedimento sulla qualità dei servizi telefonici di contatto (cosiddetti call center), applicabile a tutti gli operatori di telefonia fissa e mobile, stabilendo un piano triennale di miglioramento progressivo che ridurrà significativamente i tempi di attesa per gli utenti e renderà i call center direttamente accessibili anche ai non udenti.

Il Canone Telecom aumenta dal 1 Febbraio 2008 e Open Access

Ottime notizie per Telecom Italia e pessime notizie per tutti noi italiani: è proprio il caso di dirlo. Tempo fa vi avevamo presentato una prospettiva futura secondo la quale Telecom avrebbe aumentato il canone: il nodo della questione era l’approvazione da parte dell’Agcom. L’Agcom ha dato il via libera al piano di impegni di Telecom Italia per garantire parità di accesso alla rete fissa a tutti gli operatori. Lo ha annunciato il presidente dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, insieme con l’amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè. Calabrò ha poi confermato il via libera agli aumenti del canone per la rete fissa che dal primo febbraio prossimo costerà 1.26 Euro in più, dagli attuali 12.14 Euro a 13,40 Euro. Telecom, però, avete appena letto, garantisce la “parità di accesso alla rete fissa da parte di tutti gli operatori”, procedura che prende il nome di Open Access.

AGCOM, la portabilità e la fine delle offerte di retention

Qualcuno tra voi magari ancora non lo sa (anche se dubito fortemente) di cosa significhi in ambito commerciale la parola “retention“. Può essere intesa come un’offerta altamente vantaggiosa che viene proposta al cliente quando quest’ultimo decide di disdire un servizio. Esempio: Sky vi ha stufato e volete passare al digitale terreste? Bene, una volta spedita la disdetta a Sky è possibile che un operatore molto gentile vi chiami e vi faccia nuovo proposte sul canone mensile “che non potete rifiutare”. La stessa cosa avviene per la telefonia mobile e lo avrete sicuramente sperimentato sulla vostra pelle quando se in passato avete deciso di cambiare gestore telefonico: negli interminabili giorni di attesa dell’effettivo passaggio, avrete sicuramente ricevuto delle telefonate in cui vi venivano offerti bonus esclusivi. La AGCOM ha ora stabilito, però, che il tempo massimo che può trascorrere tra richiesta di portabilità (MNP) e l’effettivo passaggio, non deve superare i tre giorni. È la fine delle retention telefoniche?

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