Dopo l’inattesa decisione di HP di sospendere tutti i propri progetti futuri per la produzione di smartphone e tablet basati su WebOS, attorno al sistema operativo nato in Palm prevale il pessimismo. La vasta comunità che ruota attorno a WebOS teme infatti che il disimpegno di Hewlett Packard coinciderà con la morte del sistema operativo. In realtà già alcune settimane fa rumors non confermati sostenevano l’intenzione di HP di fornire WebOS in licenza a produttori terzi, una soluzione che alla luce degli eventi più recenti potrebbe essere l’unica via di sbocco per l’intero progetto. La stessa HP nell’annunciare il disimpegno sul fronte hardware ha confermato che la divisione software resterà in piedi e continuerà le proprie attività lasciando quindi intendere che il progetto non verrà abbandonato.
In attesa che i destini di WebOS diventino più chiari, la concorrenza non resta a guardare. Microsoft in particolare ha lanciato una vera e propria campagna di reclutamento invitando gli sviluppatori di applicazioni per WebOS a migrare verso la piattaforma Windows Phone. L’invito è arrivato tramite un tweet del senior director of Phone 7 development Brandon Watson e prevede il supporto diretto di Microsoft, corsi di formazione e la fornitura gratuita dei software di sviluppo e degli smartphone per i test.
Nel giro di poche ore l’appello di Watson avrebbe raccolto già 500 richieste di adesione nonostante le differenze sostanziali che separano WebOS da Windows Phone. Il sistema operativo ideato da Palm si basa su un kernel Linux ma la maggior parte delle sua applicazioni sono realizzate con i linguaggi di programmazione tipici del web (HTML, CSS e Javascript) e sono quindi per definizione multipiattfaorma ed altamente portabili. Diverso è l’approccio usato in Windows Phone 7 dove prevale l’impiego del .NET Framework abbinato ad un linguaggio di programmazione ad alto livello come il C#.
Con questa operazione Microsoft spera di aumentare il numero di applicazioni disponibili per Windows Phone che al momento viaggia su livelli di un ordine di grandezza inferiori rispetto ad iOS di Apple e Android di Google.
Intanto sulla vicenda HP è da segnalare anche il drastico taglio al listino del tablet TouchPad che adesso è venduto ad soli 99 dollari nella versione da 16 GB ed a 149 dollari in quella da 32 GB.
[via | Blorge.com]
[Photo Credits | Logo WebOS]
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