Il rinomato sistema operativo per dispositivi Nokia comincia ad aprirsi all’open source. In questi giorni è stato reso accessibile, a sviluppatori e utenti, il codice riguardante le tecnologie di sicurezza. La licenza con la quale è distribuito è la EPL. Niente più SFL per il futuro quindi. In un periodo come questo dove Google cerca di conquistare tutti, anche con sistemi operativi Android per cellulari, Symbian risponde con una lenta trasformazione al “sorgente libero”.
Il motivo della scelta della licenza EPL è semplice ed è legato strettamente alle leggi inglesi. Difatti il codice Symbian ha “residenza” in Inghilterra e per non andare in conflitto con quello che il paese chiama pubblico dominio, questo era l’unico modo. Non si poteva optare ad una licenza GPL. Ma qual’è la differenza tra EPL e GPL vi chiederete adesso. Essa è molto semplice.
La licenza EPL permette di rilasciare sotto qualsiasi licenza, anche quella proprietaria, tutte le parti del codice che sono state oggetto di modifica. La licenza GPL stabilisce invece che qualsiasi sistema operativo, software, e altro che si basa su una licenza GPL debba essere rilasciato solo con questa licenza e non con altre.
La liberalizzazione del security package interessa invece i tanti esperti di crittografia, i quali dubitano della sicurezza dello stesso sistema operativo in quanto non revisionabile da terzi. E quindi non ottimizzabile nei suoi algoritmi, ben distanti dalle mani di chi vorrebbe modificarli a fin di bene comune. Soprattutto quando Symbian è un S.O. discretamente colpito da virus e malware.
Come segnalato sul Blog ufficiale della Symbian, ben presto è in arrivo un altro pacchetto a codice aperto. Questa volta riguarderà qualcosa di più consistente ed interessante: il kernel, il motore di tutto il sistema. Ma per questo bisogna ancora aspettare 3 mesi, come afferma Symbian: stiamo lavorando duramente affinchè questo accada in breve tempo.