Potrebbe stravolgere gli attuali equilibri del mercato di smartphone e tablet il recente accordo di collaborazione annunciato da Intel e Google. I due colossi dell’informatica hanno infatti avviato una partnership per portare Android sull’architettura x86 di Intel con particolare riguardo ai processori di classe Atom. Per Intel, rimasta finora ai margini del settore, si tratta di un vero e proprio punto di svolta che può permettere alla società di riconquistare mercato in un segmento dominato dall’architettura ARM.
L’intesa tra Google ed Intel prevede lo sviluppo di una versione parallela di Android Gingerbread con codice e compilazione ottimizzati per le CPU Atom. Le prime release stabili di di questa versione modificata di Android arriveranno ad inizio 2012. Il progetto potrebbe successivamente essere esteso alla versione “Ice Cream Sandwich“, anche se nessun dettaglio è stato per ora fornito in tal senso. La scelta di portare su piattaforma Intel la versione “unificata” di Android avrebbe l’indiscusso vantaggio di aprire alla casa di Santa Clara tanto il mercato tablet quanto quello smartphone.
Intel dal canto suo lavorerà all’ottimizzazione delle CPU Atom per il codice di Android andando migliorare sia la potenza di calcolo sia soprattutto l’efficienza energetica dei processori. Questa nuova classe di CPU nota come “Medfield” rappresenta una delle basi del rilancio di Intel nel settore mobile che passerà anche attraverso i tablet Windows 8 a loro volta attesi nel corso del 2012. Nell’intesa con Google, Intel metterà sul piatto anche i suoi solidi rapporti con i produttori OEM in modo da offrire fin dal lancio una gamma completa di tablet e smartphone.
Google ed Intel hanno anche rilanciato i progetti congiunti per Chrome OS e per portare sull’architettura x86 Google TV e gli ambienti di sviluppo Android Software Development Kit (SDK) e Native Development Kit (NDK). Si fa invece più incerto il destino di MeeGo, il sistema operativo basato su Linux e sviluppato da Intel assieme a Nokia. I rafforzamento dei legami di Intel con Google sembrano infatti ridurre i margini di crescita che questo ambiente può avere nei progetti futuri di Intel.
[Via | Intel]