Fossimo stati a ridosso degli anni quaranta, avremmo potuto seguire le orme di Orson Welles allestendo una trasmissione radiofonica in cui annunciare l’invasione della Terra da parte degli androidi (sono anche più simpatici degli alieni, no?). Ma i tempi, per fortuna, sono cambiati e non c’è bisogno di fare tanti giri di parole: il mondo verrà sì invaso dagli androidi, ma da quelli targati Google. Il direttore e co-fondatore dell’ormai noto sistema operativo open source, Andy Rubin, ha infatti asserito che “entro la fine del 2009, il mercato telefonico globale conterà dai 18 ai 20 terminali animati da Android“.
A creare questi dispositivi dovrebbero essere otto o nove aziende differenti (tra cui Acer?). Quanto ai tempi di commercializzazione, Rubin non ha esitato ad affermare che negli Stati Uniti d’America, mercato domestico per “big G”, i tempi saranno molto più lunghi che in Europa per colpa della voglia di primeggiare da parte dei vari carrier, che intenderanno guardarsi bene intorno e curare ogni minimo dettaglio dei telefonini da lanciare sul mercato.
Il pezzo grosso di Mountain View si è soffermato anche sulle tre differenti opzioni offerte alle aziende per integrare Andoid nei loro terminali. Insomma, il sistema è gratuito, ma qualche regola ci deve pure essere. Ecco le scelte effettuabili:
- Obligation-free: le aziende possono scaricare gratuitamente una copia di Android ed integrarla nei loro cellulari, a patto che non includano in questi ultimi anche le applicazioni di “big G” (Gmail, Google calendar, ecc.).
- Small strings: come sopra, con la differenza che le aziende potranno siglare un accordo con Google per includere le sue applicazioni nei dispositivi. Si stima che circa 18 dei 20 telefonini con Android attesi per il 2009 sfruttino quest’opzione.
- Bigger strings o No-censorship: saranno I telefonini battezzati dal gigante dei motori di ricerca come “The Google Experience” ed avranno stampato su il logo dell’azienda. Includeranno una vasta gamma di applicazioni di Google e forniranno un accesso “senza censure” all’Android market, permettendo agli utenti di ottenere anche quelle applicazioni ritenute disastrose o mal realizzate. Si stima che circa 6 dei 20 telefonini con Android attesi per il 2009 sfruttino quest’opzione.
Che dire? Non ci rimane che incrociare le dita affinché i “compari” di Vodafone HTC Magic e TIM HTC Dream siano quantomeno all’altezza di questi ultimi.