Quante volte abbiamo dedicato un articolo su un particolare metodo di alimentazione o su nuove batterie che puntano ad un’indipendenza sempre più alta tra cellulare ed energia elettrica. Tra le notizie più interessanti vi sono senza dubbio quelle relative a metodi “alternativi”, tramite lo sfruttamento di energia solare, eolica o addirittura delle stesse onde radio dei telefonini, consentendo cosi una sorta di auto-alimentazione dalla durata teorica pressoché infinita. Ovviamente si tratta ancora di un terreno ipotetico, sperimentale, ma sempre più affollato di grandi case produttrici che puntano a raggiungere livelli di eccellenza, magari con dispositivi da brevettare che possano diventare i futuri must della telefonia cellulare.
Uno degli ultimi annunci importanti è quello fatto da Intel, uno dei marchi leader nella produzione di semiconduttori e di chipset destinati all’informatica e, ultimamente, molto presente anche nel mercato mobile. La multinazionale statunitense sembra convinta del “futuro alternativo” dell’alimentazione, in particolare per i devices a basso consumo, come lettori portatili, palmari e, appunto, cellulari.
Intel non da informazioni precise su quali saranno i progetti che verranno sviluppati, ma è convinta di una cosa: il futuro dell’alimentazione di tali prodotti è senza batteria. Una frase che potrebbe suonare davvero ironica se non addirittura un ossimoro: è possibile alimentare qualcosa senza una batteria? Se si pensa a fonti energetiche rinnovabili e a forme di auto-alimentazione come quella sopraccitata il progetto non sembra cosi lontano dalla realtà.
La scoperta di tecnologie di questo tipo potrebbero cambiare radicalmente le abitudini degli utenti, ma darebbero un serio contributo alla lotta all’inquinamento e un input per la realizzazione di dispositivi e mezzi che utilizzino tali tecnologie, anche al di fuori della telefonia mobile (ad esempio i mezzi di trasporto). Vedremo se entro il nuovo anno Intel riuscirà a realizzare qualcosa di veramente convincente per il settore, facendo sperare in qualcosa di davvero nuovo e utile, ma soprattutto, di pulito e infinito.