Complici le politiche intraprese da molti governi, primo fra tutti quello degli Stati Uniti d’America con la tanto chiacchierata “rivoluzione verde” di Obama, anche nel mondo della telefonia mobile inizia a farsi prepotentemente strada il concetto delle energie alternative e quello del rispetto dell’ambiente a tutti i costi. Ecco quindi sorprenderci meno del dovuto la commercializzazione nei mercati emergenti del primo cellulare alimentato ad energia solare, che non è l’atteso Blue Earth presentato nel corso del MWC 2009, bensì il nuovo Samsung E1107.
Come lecito aspettarsi da un terminale che, nel suo piccolo, si pone come obiettivo quello di aprire una pista che porti alla realizzazione di dispositivi mobili, l’E1107 sotto il punta di vista estetico non è proprio il massimo della vita: è un classico candybar dai colori eleganti, senza sbavature e senza raffinatezze di sorta. Guardabile, insomma.
Sotto il “cofano”, invece, la parte interessante. Oltre ai pannelli solari situati nella parte posteriore del telefonino che sono in grado di garantire 5/10 minuti di conversazione ogni ora di esposizione alla nostra amata stella, questo nuovo gioiellino targato Samsung offre all’utente anche la possibilità di sfruttare una classica batteria 800 mAh (per la serie “sì , siamo ecologici, ma stiamo con i piedi per terra!“).
Quanto al resto, nulla di particolarmente entusiasmante o deprimente (a parte l’assenza dell’ormai indispensabile fotocamera): il display del dispositivo è un CSTN da 1.52 pollici dotato di una risoluzione pari a 128×128 pixel ed in grado di riprodurre fino a 65.000 colori, c’è il tuner per la radio FM, si possono utilizzare gli MP3 come suonerie, c’è una torcia incorporata ed il cellulare è in grado di interagire con le reti Dual-band GSM (900/1800 MHz). Che si potrebbe volere di meno?
Lecite critiche a parte, l’importante è che si sia dato il “la” ad un nuovo modo di concepire il rapporto tra ambiente e tecnologia, un concetto che speriamo vivamente possa perdurare e prosperare più di quanto ognuno di noi possa attualmente immaginarsi.
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