C’è anche il Samsung Galaxy S6 nella nuova lista di Telus che ci parla dei prossimi aggiornamenti software pensati per il mercato smartphone, in cui mancano tra l’altro l’LG G3 e l’LG G4. Ricordiamo che il primo sta cominciando a ricevere l’upgrade in Italia tramite PC Suite, almeno per quanto riguarda i dispositivi marchiati Vodafone, mentre il secondo attende ancora di ricevere l’aggiornamento del sistema operativo Android MarshMallow per i dispositivi che portano il brand Tim.
Ecco l’elenco dettagliato che ci mostra la situazione per quanto riguarda l’Australia:
Nexus 6, data di rilascio fissata al 9 marzo (aggiornamento con pacchetto sicurezza);
Nexus 6P, data di rilascio fissata al 9 marzo (aggiornamento con bug fixes e pacchetto sicurezza);
Nexus 5, data di rilascio fissata al 9 marzo (aggiornamento con pacchetto sicurezza);
Nexus 5X, data di rilascio fissata al 9 marzo (aggiornamento con pacchetto sicurezza);
Samsung Tab A, data di rilascio fissata all’11 marzo (aggiornamento con bug fixes e pacchetto sicurezza);
Samsung Galaxy S6 Edge Plus, data di rilascio fissata al 16 marzo (aggiornamento Android MarshMallow più pacchetto sicurezza);
Samsung Galaxy Note 5, data di rilascio fissata al 16 marzo (aggiornamento Android MarshMallow più pacchetto sicurezza);
Moto X Play, data di rilascio fissata al 21 marzo (aggiornamento Android MarshMallow più pacchetto sicurezza, più bug fixes);
Alcatel Pixi 3 (4”), data di rilascio fissata al 22 marzo (aggiornamento con bug fixes e pacchetto sicurezza);
Alcatel Pixi 3 (4,5”), data di rilascio fissata al 22 marzo (aggiornamento con bug fixes e pacchetto sicurezza);
Samsung A5, data di rilascio fissata al 23 marzo (aggiornamento con bug fixes e pacchetto sicurezza);
Samsung Galaxy S6 Edge, data di rilascio fissata al 30 marzo (aggiornamento Android MarshMallow più pacchetto sicurezza);
Samsung Galaxy S6, data di rilascio fissata al 13 aprile (aggiornamento Android MarshMallow più pacchetto sicurezza).
Naturalmente la tempistica in Italia potrebbe essere differente, ragion per cui la tabella in questione potrebbe presentare casi differenti a seconda del Paese di riferimento.