Per la terza volta nel giro di pochi mesi, Nokia ha citato Apple in giudizio per la violazione di alcuni brevetti. Secondo il colosso finlandese, infatti, iPhone ed iPhone 3G sfrutterebbero delle tecnologie per “la trasmissione potenziata di dati e voce, l’utilizzo di dati di posizionamento nelle applicazioni e innovazioni nella configurazione delle antenne per aumentare le performance e realizzare dispositivi più compatti” di proprietà intellettuale di Nokia.
Non c’è che dire, questa volta la “grande N” sembra fare proprio sul serio. Ha già quantificato i danni subiti dall’infrazione dei suoi brevetti in 1.36 miliardi di dollari ed intende rifarsi il prima possibile. A scapito di quale concorrente è facile immaginarlo (Apple), ma prima che un giudice sancisca la colpevolezza o l’innocenza di Jobs e i suoi è ancora tutto appeso ad un filo.
Appena ci saranno aggiornamenti vi terremo informati. Statene certi.