Con l’avvento di Stephen Elop alla guida del colosso Nokia come primo non finlandese dopo 140 anni, ecco che tornano a parlare i passati per quella scrivania, descrivendo il perchè, secondo loro, del crollo di Nokia negli ultimi anni.
Dopo il forte successo degli anni ’90, senza aver fatto nessun cambiamento sostanziale, lanciando i cellulari senza innovazioni tecniche, quando ancora di smartphone e di software ad alto contenuto non erano esistenti, ecco che la Nokia fa parlare del suo declino con tre autorevoli voci del passato. Il primo è Ari Hakkarainen, noto come responsabile della pubblicità sulle capacità degli sviluppi del Symbian S60 Series nel 2004.
In quel periodo era già in prototipo il connettivit Internet ed il touch screen che dovrebbe essere stato il futuro per Nokia. La dichiarazione di Ari è stata però: “Come al solito i manager Nokia lo hanno ucciso”. Inoltre si parla del lancio di una sorta di App Store come quello di Apple, mai fatto lanciare per scelte commerciali.
Subito dopo parla Kai Nyman: “C’erano a disposizione tanti anni per migliorare Symbian, avremmo potuto riscrivere l’intero codice diverse volte. Avevamo le risorse e le persone giuste. Ma non lo abbiamo fatto”. Non terminano qui però le battute sul declino di Nokia, a parlare è anche Juhani Risku, che dopo aver lavorato dal 2001 al 2009 per le interfacce utente ed il miglioramento alla UI (circa 500 proposte), dopo il tanto pensarci su, se l’è viste scartare tutte.