Un progetto che mira a contrastare la diffusione del Covid-19: si tratta di una nuovissima applicazione che è in fase di sviluppo e che si basa sulla blockchain di IBM. L’obiettivo di questo titolo è quello di dare una mano alle persone provenienti da ogni zona del pianeta di iniziare nuovamente a incontrarsi di persona, anche se la pandemia attualmente in atto non è per nulla scomparsa.
Non deve stupire un progetto ambizioso del genere, soprattutto in virtù del fatto che lo sviluppo di applicazioni mobile anche per altri scopi che non siano il mero intrattenimento, sta diventando una realtà sempre più affermata. Sono sempre di più, infatti, le aziende che sfruttano le app per i propri scopi: in tal senso, gli sviluppatori app di Neting sono tra i più affidabili ed esperti nella realizzazione di app aziendali sia per device iOS che Android, ma anche di app native che webapp.
Cosa prevede il progetto di IBM
L’idea è in fase di sviluppo presso la IBM Watson Health, una società che fa parte del colosso a stelle e strisce e che si occupa soprattutto di progetti sulla sanità. Il progetto prende il nome di IBM Digital Health Pass: stiamo parlando di un’applicazione che è legata a blockchain e che mira a dare supporto alle organizzazioni e alle aziende di tutto il mondo che puntano alla riapertura dopo diversi mesi estremamente complicati, anche per via delle misure restrittive che sono state prese per limitare la diffusione dei contagi.
Secondo IBM Watson, questa nuova app è in grado di porre a sistema un gran quantitativo di dati e informazioni. Tra gli altri, il riferimento è certamente per i risultati dei test del Coronavirus e le varie scansioni di temperatura che vengono effettuati prima di accedere ad aziende, negozi e altri locali. L’obiettivo è quello di realizzare un quadro complessivo che riguarda la salute che è chiaramente verificato.
Sfruttando il fatto di poter gestire questo sistema di dati mediante app, ecco che i vertici di IBM sono convinti che le singole persone potranno nuovamente prendere parte a eventi che vengono organizzati in luoghi pubblici, come ad esempio musei, stadi, palazzetti, aerei e quant’altro.
L’obiettivo di questo progetto
L’intento, come è stato ben messo in evidenza da parte di Eric Piscini, il Digital Health Pass di IBM, è quello di garantire un livello di tutela della privacy altissimo. L’applicazione in questione, infatti, dovrebbe essere in grado di permettere agli utenti la condivisione anche del proprio pass sanitario verificato, senza che tutti questi dati sensibili possano essere esposti a rischi. Una soluzione che vuole essere il più possibile trasparente, in grado di gestire alla perfezione tutti questi dati sensibili.
Non è certo la prima occasione in cui la blockchain di IBM viene sfruttata con l’intento di dare una mano alle persone ad affrontare questa tremenda emergenza sanitaria. Durante lo scorso mese di aprile, ecco che IBM aveva tolto i veli alla rete Rapid Supplier Connect. Si trattava, in quel caso, di un’applicazione che va a sfruttare blockchain per dare una mano a tutte quelle società che forniscono attrezzature e strumentazioni sanitarie a creare una rete di contatti con i vari acquirenti.