Probabilmente c’era da aspettarselo, ma sentire una notizia del genere fa sempre un certo effetto: l’approdo di Linux (celeberrimo sistema operativo open source) su iPhone da pura utopia se è finalmente tramutato in realtà… o poco ci manca. L’iPhone dev team ha, infatti, annunciato di essere riuscito a compattare il kernel del sistema del pinguino a tal punto da farlo funzionare correttamente sul melafonino (sia di prima che di seconda generazione) e sulla prima generazione di iPod Touch.
Questo vuol dire che, chi vorrà, potrà presto sostituire Mac OS X con una distro Linux creata ad hoc per iPhone? Non proprio. Quello che si è riusciti ad ottenere, infatti, è solo un sistema operativo privo di interfaccia grafica, in grado di funzionare grazie all’ausilio di una tastiera USB e privo del supporto per touch-screen (sacrilegio!), accelerometro ed audio.
Insomma, volendo fare un semplicistico riassunto della situazione, potremmo dire che il primo – altissimo – scoglio è stato superato nel migliore dei modi, ma adesso tocca compiere il passo successivo: quello che consentirà a qualsiasi utente (ok… solo a quelli più geek!) di cambiare “liberamente” il sistema che anima il proprio melafonino di fiducia.
Per chi volesse approfondire questo interessantissimo argomento, segnaliamo un video che mostra l'”iPhoLinux” in azione (visibile cliccando qui) e la pagina ufficiale del progetto, tramite la quale è possibile fare donazioni (siamo sotto Natale, dobbiamo essere tutti più buoni) e, soprattutto, scaricare la demo utilizzata nel filmato (utile, più che ad altri, a tutti coloro che desiderano mandare all’altro mondo il proprio iPhone entro la fine del 2008) corredata da una dettagliata documentazione.
Che dire? La bontà dell’iniziativa è innegabile. Proprio per questo, non ci rimane che attendere speranzosi eventuali sviluppi ed incrociare le dita affinché tutto ciò non finisca – per una ragione o per l’altra – nel dimenticatoio.