E’ passato poco più di un anno da quando Google ha lanciato sul mercato il suo sistema operativo per cellulari, Android, andando a mettersi in diretta concorrenza con l’azienda di Steve Jobs e notizie come questa fanno riflettere sull’importanza raggiunta da un marchio (Apple) e dal suo principale rappresentate: l’iPhone.
Come a suo tempo il buon Bill Gates confessò (stranamente non sotto tortura) di “non disdegnare” i frutti proibiti della Apple, allo stesso modo la vice presidentessa di Google, Marissa Mayer, ha fatto una vera e propria dichiarazione d’amore (dal sapore di tradimento) verso il melafonino, mostrandosi in pubblico proprio con il diretto concorrente dell’Android.
E’ cosa nota che lo chief executive di Microsoft, Steve Ballmer, ha proibito ai figli di acquistare iPhone e iPod quasi a voler dare il buon esempio di capo d’azienda che boicotta la concorrenza, ma la Mayer non ha saputo resistere alla tentazione e da Eva dei giorni nostri ha morso la apple del peccato andando contro i classici princìpi aziendali.
Questo gossip non avrebbe nemmeno senso di esistere se Android e iPhone fossero lontani anni luce, ma la tecnologia degli ultimi mesi, lo sviluppo dei due sistemi operativi, l’entrata in commercio di nuovi smartphone dal design accattivante tendono ormai ad accomunarli su più piani, tanto che viene da chiedersi il motivo per cui una persona che ricopre il suo ruolo abbia deciso di passare alla concorrenza. Dopotutto, se un capo d’azienda non crede al prodotto che reclamizza – tanto da scegliere il suo diretto antagonista – perchè dovremmo farlo noi?
La Mayer è conosciuta per essere una fashion victim, e si sa, l’iPhone è un telefono che fa stylish, ma può questo giustificare il suo gesto tanto banale a primo acchito, quanto grave sotto il punto di vista commerciale? Sarebbe carino aver modo di sapere quali saranno le giustificazioni del tradimento.