I casi che abbiamo narrato questa estate ed a partire dallo scorso Aprile, dove si parlava degli “iPhone ad orologeria” sembrano essere stati presi in considerazione da Apple, al punto che è cominciata ad arrivare qualche risposta.
Ricordiamo brevemente che ad Aprile, a Giugno ed in ultimo caso quello di Agosto, si sono verificati dei casi in cui gli iPhone di Apple sono esplosi semplicemente facendo…nulla.
Secondo gli utenti del melafonino, l’iPhone 3GS, da solo si distruggeva con una prima esplosione reale dello schermo e poi una impossibilità di utilizzo. Questo “problemino”, è stato preso sotto gamba, fino a che un ragazzo è stato colpito da una scheggia di riflesso di questo dispositivo esploso senza sintomi anticipatori apparenti.
A seguito degli avvenimenti, la Commissione Europea ha aperto una indagine in cui è stato obbligato alla casa di Cupertino di verificare effettivamente i reali motivi di questi malfunzionamenti del dispositivo. L’azienda è stata subito a disposizione e si è riservata delle risposte ufficiali a fine di analisi tecnica dei prodotti difettosi.
Secondo queste verifiche, risulta che nessuno smartphone è esploso senza motivo, bensì il tutto è stato scaturito da una eccessiva pressione avutasi sullo schermo del melafonino in condizioni fisiche particolari.
Secondo tecnici ed esperti di sicurezza della Apple, l’uso non idoneo continuativo dell’iPhone, porta ad una incrinatura nello schermo che ha portato alla frattura e successiva distruzione dell’iPhone 3GS.
Infatti, si rende noto che non stiamo parlando di esplosioni perchè nulla cede a livello di circuiti elettrici e batteria, ma si tratta solo della rottura dello schermo senza preavviso. Non è un caso che sia capitato su 10 dispositivi con oltre decine di milioni di telefoni funzionanti.