In casa Google ne sono sempre più convinti: Android (il nuovo sistema operativo per i cellulari sviluppato del gigante dei motori di ricerca) avrà un gran successo perché è open source, e chiunque potrà sviluppare/distribuire delle applicazioni in modo assolutamente libero, senza paletti. Paletti come quelli che i milioni di utenti di iPhone in tutto il mondo ben conoscono, e che vedono Apple in grado di decidere in maniera autoritaria il destino di qualsiasi applicazione: insomma, se per un qualsiasi motivo (spesso di natura concorrenziale o di copyright) un software/gioco inserito nell’App Store non piace a “zio Steve Jobs“, viene brutalmente eliminato dalla circolazione.
In questo senso, hanno fatto molto scalpore le dichiarazioni di Jon Stephenson von Tetzchner, CEO di Opera, protagonista di un’intervista sull’autorevolissimo NY Times, e secondo il quale: “Gli sviluppatori di Opera hanno dato vita ad una versione di Opera Mini in grado di funzionare su iPhone, ma Apple non è intenzionata a renderla disponibile sull’App Store perché non vuole concorrenza per il suo Safari“.
Insomma, la qualità di Safari, il browser integrato in iPhone, non si discute: è veloce, permette di lavorare con file di Word, file di Excel, di visualizzare documenti in formato PDF, ed è equipaggiato con tante altre utilissime funzioni. Ed allora, perché l’azienda di Cupertino ha così paura della concorrenza?
Opera Mini, come abbiamo avuto modo di vedere insieme in molte occasioni, è uno dei migliori prodotti del settore, e vietare la sua presenza sul melafonino non può che rappresentare un’ingiustificata “violenza“, in grado di portare solo effetti negativi alla reputazione di Apple: se un prodotto è valido riesce quasi sempre ad avere il successo meritato, è inutile “nascondersi” e non aprirsi al giudizio della gente.
Quelli di Google hanno ragione. Non sappiamo se Android avrà il successo sperato da “big G“, ma la libertà di utenti e sviluppatori dovrebbe essere sempre messa al primo posto: Apple con il suo iPhone è riuscita dove finora nessuno era riuscito, portando uno scossone nel mercato mondiale della telefonia mobile, ma questo non può giustificare un atteggiamento simile.
Sperando vivamente vengano presto cambiate certe politiche dell’azienda di Cupertino, non possiamo che rivolgerci a voi, carissimi amici: cosa ne pensate di questa faccenda?
[Via | Unwired View]