iPhone 3G: tutti pazzi per il melafonino!

di Silvio Spina Commenta

Cari lettori, era prevedibile che l’uscita melafonino avesse un effetto micidiale sul mercato e soprattutto sugli utenti, letteralmente impazziti dalla release 2.0 della casa costruttrice di Cupertino. Ma quando si era registrato nel nostro paese un interesse di questo tipo verso un telefonino? Quando abbiamo visto le file e la calca sulle vetrine per toccare, vedere e acquistare il touchscreen device più famoso del pianeta?

Eppure, obbiettivamente, l’iPhone 3G, come abbiamo visto in articoli precedenti, non è poi un granchè come specifiche tecniche, se rapportate al prezzo di vendita, soprattutto se teniamo conto dei costi scelti per il nostro mercato dalle due compagnie mobili leader nel nostro mercato, Vodafone Italia e Telecom Italia mobile, sommerse da critiche e ora nel mirino dell’Authority per sospetto abuso di posizione dominante e di lesione della libera concorrenza.


Ma le mancanze di cui è affetto l’iPhone non hanno fermato centinaia, migliaia di persone in fila già da ieri sera negli stores della penisola, calamitati dal device californiano. Quindi qual è il vero punto di forza dell’iPhone? La sua estetica? La touchscreen interface? Il fatto di essere un prodotto Apple?

No, niente di tutto questo. O forse tutto questo. Insomma, il melafonino, volente o nolente, ha reso diverso il mercato della telefonia mobile odierno. Apple è riuscita con un solo modello, a trasformare l’intero mondo dei devices, riscrivendo le regole del design e dell’utilizzo di un terminale, con tutte le applicazioni aggiuntive che i nuovi terminali devono avere.

Quale azienda è riuscita a far tanto, soprattutto in questi ultimi anni, dove la concorrenza è altissima e globale? Un unico device in due versioni differenti, una 2,5 G e l’ultima 3G, che ha oscurato per giorni e giorni le altre uscite sul mercato. E poco importa se la fotocamera non effettua video, se non prevede l’invio di MMS o se le tariffe di navigazione sono al limite del ridicolo. La gente lo adora, e l’iPhone ha già vinto per questo.

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