Il 10 luglio 2008 si aprì una nuova era per quanto riguarda la telefonia mobile. In quel giorno Apple apri le porte del primo store dedicato interamente alle applicazioni per uno specifico dispositivo e proprio da qui cominciarono le novità. La società californiana riuscì a dare un netto scossone al mondo della telefonia mobile che da ormai qualche anno si era stabilizzato su standard che ormai avevano avuto il loro tempo. L’App Store fu una vera a propria rivoluzione per tutti gli utenti iPhone ma non solo.
Tutte le altre aziende copiarono spudoratamente questa grande invenzione di Apple creando anche loro una piattaforma dedicata alle applicazioni per i propri smartphone. Al momento però nessuna di queste è stata in grado di competere con l’App Store. Solamente l’Andriod Market sta dando segni di vita non indifferenti, negli ultimi 3 mesi è riuscito a duplicare il numero delle sue applicazioni arrivando a quota 30.000. Questi sono dati che se messi a confronto con quelli dello store di Apple non sono del tutto insignificanti, ma poco ci manca.
Secondo quanto registrato da AppShopper il numero delle applicazioni presenti in App Store ha superato quota 170.000. Precisamente dovremmo essere intorno alle 171.722 applicazioni disponibili al download, un dato straordinario che dimostra l’enorme successo ottenuto da questa piattaforma. Gli sviluppatori rilasciano ogni giorno circa 1.000 nuove applicazioni che vanno ad ingrandire sempre più la capacità di questo store. Al suo interno possiamo trovare sia i piccoli developers, che cercano di fare fortuna trasformando le loro idee in applicazioni, e sia le grandi case produttrici di software come Gameloft, Namco, TomTom, Navigon, Ngmoco e tanti altri ancora.
Guardando il grafico possiamo notare anche il divario che l’App Store ha nei confronti dei suoi rivali, come ho già detto solamente l’Android Market sta prendendo sempre più quota mentre l’App World e lo store di Palm rimangono rispettivamente con 5.000 e 2.000 applicazioni. Insomma Apple con questa invenzione ha fatto davvero centro però non deve “vivere sugli allori” perché Android con il suo store e con la sua politica molto liberista, se confrontata con quella autoritaria di Apple, si sta preparando a dare battaglia.