E’ il concetto di Material Design il vero e proprio punto di rottura tra Android L e le versioni antecedenti del sistema operativo di Google, considerando che l’interfaccia dell’OS si appresta a vivere un cambiamento importante.
Ecco i dettagli che sono stati resi pubblici da Duarte:
“Material Design è stato pensato e concepito per comunicare con l’utente. L’essere umano è fatto per interagire con oggetti tridimensionali, dunque, l’uso di ombre, di colori ed altri effetti possono rendere più immediato l’utilizzo di un S.O.. Google ha quindi pensato di creare un ecosistema in grado di integrarsi con l’utente stesso. Il design è pensato, infatti, per adattarsi a qualunque schermo e per non creare disorientamento nell’utente al mutare del suo dispositivo mobile”.
Ricordiamo che l’esordio ufficiale di Android L si avrà il prossimo autunno.