Incredibile, permettetemi di scriverlo. Non mi sarei mai aspettato che Vodafone, in un semestre, riuscisse in un’impresa tanto ardua nel mercato italiano. Sono stati infatti resi noti i dettagli dei risultati finanziari di quello che è il secondo operatore mobile italiano: un ottimo semestre oseremmo dire. Infatti, oltre al numero record degli abbonati, Vodafone chiude il semestre al 30 settembre 2008 raggiungendo 30.182.000 clienti mobili (+3,5% rispetto all’anno scorso). Ciò dimostra come una politica pubblicitaria volta a suggerire al consumatore di entrare in Vodafone (ottenendo promozioni interessantissime), insieme all’avvio di nuovi servizi, possano far pendere la scelta dei consumatori su un operatore telefonico mobile. Non mi capacito ancora dell’aumento del numero degli abbonati però.
L’aumento degli abbonati, infatti, non è da riferirsi alle pure utenze telefoniche, ma anche a tutti quei servizi che Vodafone ha sapientemente messo in commercio. Ci riferiamo alla “Internet Key” e alla possibilità di avere la connessione ADSL a casa tramite Vodafone. Infatti i ricavi da questi servizi sono cresciuti del 36,8% proprio grazie all’internet mobile.
I risultati del semestre, ottenuti in un contesto economico non facile, confermano la validità’ del nostro percorso basato sulla centralità’ del Cliente e sulla innovazione nella telefonia mobile e fissa – ha commentato l’Amministratore Delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo – La crescita nella banda larga mobile e nei servizi di rete fissa ha bilanciato il calo dei ricavi nel mobile tradizionale, dovuto ad una competizione sempre piu’ serrata. Vodafone in Italia conferma l’impegno a investire per lo sviluppo della propria rete di nuova generazione, sia mobile che fissa. E’ indispensabile rimuovere i numerosi ostacoli alla concorrenza nel fisso, creando condizioni di vera parità’ di accesso e reale contendibilita’ dei clienti, tuttora non garantite. Gli impegni presentati dall’ex-monopolista risultano ancora inadeguati, solo una separazione funzionale puo’ assicurare pari condizioni competitive. In questo contesto desta preoccupazione che l’operatore dominante possa presentare una richiesta di aumento del canone dei servizi in unbundling, che ridurrebbe ancor di più’ la competitività’ nel mercato. Se si creeranno le condizioni favorevoli ad una effettiva concorrenza e per una sostenibilità’ nel tempo degli investimenti le tlc continueranno a rappresentare un motore fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese”.
[via|Megamondo]
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