Nuove tariffe, Agcom diffida Tim e Vodafone

di Redazione Commenta

Finalmente qualcosa nel nostro paese inizia a muoversi, in favore dei cittadini. E’ infatti arrivata la notizia riguardante la diffida ricevuta da Tim e Vodafone, da parte dell’Agcom (autorità per le garanzie nelle comunicazioni), tesa a “mettere in riga” i gestori che volevano rifilare le loro nuove tariffe all’utenza, aumentando in corso d’opera (ovvero variando piani tariffari ai quali le persone avevano già aderito, ad altre cifre) il costo di traffico voce, scatto alla risposta, ed altro.

Insomma, una volta tanto non l’hanno spuntata le grandi aziende, bensì gli utenti, che vedranno Tim sanzionata per “inadeguatezza del preavviso nella modifica dell’autoricarica scattata il 6 agosto” e Vodafone sanzionata per “scarsa trasparenza nelle condizioni economiche dell’offerta”. Una piccola-grande soddisfazione per migliaia di persone, che da oggi in poi potranno avvalersi del diritto di recesso senza penali, in caso di cambiamento di gestore, e dovrebbero contare su di un’informativa più trasparente da parte delle aziende che operano nel settore della telefonia mobile.


Da sottolineare vi è poi la possibilità, data a tutti gli utenti, di cambiare gestore mantenendo il proprio credito residuo e senza incappare in costi aggiuntivi.

Dopo la rimodulazione tariffe Vodafone, l’azienda inglese, dal canto suo, ha fatto sapere di aver già provveduto ad effettuare le modifiche richieste dal garante, garantendo ad ogni utente il diritto di recesso e la restituzione del credito residuo, senza costi aggiuntivi (anche in caso di portabilità del numero).

Secondo alcune stime fatte dalle varie associazioni dei consumatori, saranno addirittura 5 milioni gli utenti che non aderiranno alle nuove tariffe Vodafone e Tim, decidendo quindi di migrare verso altri gestori e mantenere il proprio numero. Un esodo di massa, che probabilmente farà riflettere più di qualche dirigente ai piani alti dei due colossi delle comunicazioni.

Che sia l’inizio di una nuova era, in cui ogni utente verrà più tutelato? La speranza è sempre l’ultima a morire.

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