Guida all’uso responsabile del cellulare da Vodafone

di Michele Baratelli Commenta

Vodafone ha realizzato una “Guida all’uso responsabile del cellulare” con l’obiettivo di offrire agli adulti, in particolare ai genitori, le informazioni e gli strumenti per aiutarli a capire meglio l’utilizzo e il linguaggio della tecnologia. I ragazzi oggi non usano il telefono cellulare solo per parlare: chat, download, bluetooth, UMTS, sono alcuni dei termini ricorrenti che individuano funzioni e caratteristiche del telefonino di cui spesso gli adulti non conoscono il significato e soprattutto le potenzialità. Qui potete leggere la guida in formato PDF; a seguire l’introduzione a cura Chiara Saraceno, Professore di sociologia della famiglia presso facoltà di scienze politiche dell’Università di Torino



Il telefonino ha permesso di associare un numero a una persona e non a un luogo fisico. Per i giovani il telefono personale significa autonomia e privacy. In Italia ogni anno viaggiano miliardi di chiamate. Basta uno squillo – I cosiddetti squillini sono chiamate interrotte prima che il destinatario risponda. Possono avere diverse funzioni, ad esempio: farsi chiamare (un classico tra figli e genitori) o mantenere il contatto con gli amici mandando un segnale concordato; ci sono squillini che non hanno altro scopo se non trasmettere il messaggio “ti sto pensando”. Con i telefoni di ultima generazione è possibile effettuare videochiamate che permettono di essere visti e di vedere la persona con cui si sta parlando. Parlare al cellulare mentre si guidano automobili o motocicli è vietato dalla legge. Sono consentite solo le conversazioni tramite auricolari o impianti vivavoce, che lasciano libere le mani per le manovre. Una distrazione di soli 2 secondi a 100.

Dare ai propri figli adolescenti e pre-adolescenti un cellulare pare a molti genitori un modo per poterli tenere meglio sotto controllo, in condizioni di sicurezza. Con un cellulare un figlio è sempre rintracciabile e può sempre chiedere aiuto. Questa apparente sicurezza, tuttavia, può facilmente rovesciarsi nel suo contrario se tra genitori e figli non esistono relazioni di fiducia, se i genitori non hanno
autorevolezza e se i figli non hanno imparato a riconoscere le situazioni di maggiore o minore pericolosità. La rintracciabilità tramite il cellulare consente di essere “altrove” senza neppure dover più contare sulle bugie compiacenti di un’amica, come è sempre successo. Può dare ai genitori un falso senso di controllo e ai figli un senso di onnipotenza. Ma è l’uso del cellulare in generale che richiede ai genitori una capacità educativa consapevole delle potenzialità, come dei rischi, di questo strumento, ed anche una competenza tecnica sufficiente per poter interloquire in modo adeguato con i propri figli e discutere con loro delle modalità d’uso più appropriate. Proprio perché si tratta di un importante strumento di comunicazione e di relazione interpersonale, ed anche di interconnessione con altri strumenti e linguaggi (foto, video, il web), con tutte le potenzialità, ma anche i rischi che ne derivano, è opportuno che i genitori siano essi stessi in grado di padroneggiarlo
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