Si è parlato tanto dei rimborsi che dovevano essere definiti per gli utenti italiani alla luce delle rimodulazioni TIM, Vodafone e Wind Tre dettate dalla fatturazione a 28 giorni, almeno per quanto riguarda la telefonia fissa. Secondo Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale, i rimborsi non ci saranno né ora, né in futuro, confermando alcune indiscrezioni che circolano in Rete da diverse settimane per il pubblico interessato a queste vicende.
Una certa delusione emerge anche dalle parole di Pierpaola Pietrantozzi, Segretario nazionale Adiconsum, che ha cercato di evidenziare il ruolo dell’ente in questa vicenda fino a questo momento:
“Siamo stati l’unica Associazione ad andare al cuore del problema che è l’art. 70 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, il quale permette alle aziende di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, senza alcuna limitazione, rendendo vana la certezza del contratto. Il consumatore, nel momento in cui firma un contratto di telefonia, deve essere certo che non avrà sorprese, come accade negli altri settori merceologici regolati dal Codice del Consumo”.
Staremo a vedere come evolverà nel corso delle prossime settimane la situazione riguardante le rimodulazioni TIM, Vodafone e Wind Tre in seguito all’iniziale passaggio alla fatturazione a 28 giorni di cui tanto si parla ancora oggi qui in Italia.