Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, ha visitato nei giorni scorsi le strutture e i laboratori del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento a Povo. Ad attirare l’attenzione di Bernabè, nuovamente all’Università di Trento dopo l’incontro dell’ottobre scorso a Economia, è stato questa volta il sistema di reclutamento dei migliori talenti, in particolare dottorandi e giovani ricercatori, avviato con successo dal Dipartimento.
Durante la sua visita Bernabè ha avuto modo di incontrare gli studenti, i dottorandi e i ricercatori del Dipartimento e di confrontarsi con i rappresentanti dell’Ateneo, a margine della lectio magistralis che ha tenuto nel pomeriggio. Il suo intervento, dal titolo “Telecommunications: an ever evolving industry”, ha rappresentato un’occasione per riflettere sul ruolo chiave che oggi rivestono le ICT (Information and Communication Technologies) nell’evoluzione della società e nell’innovazione della stessa ricerca scientifica.
Tra le iniziative più recenti e dal taglio innovativo si registra la partnership sul tema della qualità: una collaborazione che prevede la realizzazione di un progetto di ricerca finalizzato a migliorare la customer satisfaction e i livelli di servizio offerti alla clientela. L’incontro di Povo è stato un’occasione, in questo senso, per esaminare i primi risultati del progetto.
Curato per il Dipartimento dal Professor Giuseppe Riccardi, il progetto di ricerca si propone di sviluppare una piattaforma tecnologica integrata di Business Intelligence in grado di monitorare e analizzare le informazioni che emergono nei rapporti con la clientela.
Si tratta del primo accordo a livello mondiale di questo tipo, siglato tra una società di servizi di telecomunicazioni e un Ateneo, che prevede l’uso delle tecnologie del linguaggio e lo sviluppo di metodologie innovative in grado di automatizzare l’analisi dei dati raccolti attraverso indagini ed interviste sui clienti e su altre fonti rilevanti (come blog, newsgroup, comunità on line ecc.) con l’obiettivo di rendere più efficiente l’attività di monitoraggio della qualità del servizio e valorizzare le informazioni raccolte.
Il progetto si basa, inoltre, sulla sperimentazione di tecniche avanzate di “analisi del parlato” nell’ambito delle interazioni cosiddette “uomo-macchina”, come nel caso di risponditori automatici di tipo IVR, e di interazioni “uomo-uomo” nell’ambito delle attività di customer care.