Oggi l’Amministratore Delegato di Telecom Italia Franco Bernabè e il CFO Marco Patuano presentano alla comunità finanziaria e alla stampa le linee guida strategiche e gli obiettivi per il triennio 2009-2011 dopoché ieri il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato il piano industriale 2009-2011. È previsto un nuovo piano domestico, un piano per la riduzione di costi e investimenti, un nuovo piano per l’Argentina e la valorizzazione di asset no core. Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici, per il periodo 2008-2011 un incremento medio annuo dei ricavi superiore al 2%; EBITDA margin al 2011 superiore al 39%. Gli investimenti industriali al 2011 rappresenteranno circa il 13,0%- 13,5% dei ricavi.
“L’obiettivo del piano – ha commentato Franco Bernabè nell’introdurre l’incontro – è di proseguire nel miglioramento della dinamica di ricavi e margini avviata nel corso del 2008 e riprendere un percorso selettivo di crescita caratterizzato da una severa disciplina finanziaria del Gruppo Telecom Italia. Avevamo annunciato con forza un ritorno ai fondamentali, con l’obiettivo della generazione di cassa, della riduzione del debito, della corretta dinamica di ricavi e margini coerenti con la nostra dimensione e con la nostra capacità operativa.
Le condizioni dei mercati e dell’economia reale nel frattempo intervenute hanno mostrato come sia necessario essere ancora più incisivi nell’affrontare in modo prioritario la riduzione dell’indebitamento. Alla luce dei risultati, che nel frattempo hanno mostrato la frenata dell’erosione dei margini, siamo oggi in condizione di proseguire con un piano triennale che conferma la direzione di questi ultimi mesi. Continueremo quindi con più determinazione sul lato del controllo dei costi operativi e degli investimenti, con un perimetro di business coerente con le nostre attuali necessità, e con l’obiettivo di abbattere il debito intorno al 2,3 in rapporto all’EBITDA.
Sul piano geografico lo sviluppo si concentrerà su Italia e Brasile, senza trascurare il mercato TLC argentino, e sul piano industriale si focalizzerà sui nuovi servizi e funzionalità abilitate dalla banda larga fissa e mobile. Sul mercato domestico ci concentreremo su una nuova impostazione customer centric, modificando coerentemente la nostra macro organizzazione a partire da gennaio 2009. Continueremo a dare un forte impulso ai business innovativi, lavorando per lo sviluppo complessivo dell’ economia digitale.
Al fine di meglio sostenere l’offerta di servizi convergenti, interverremo poi, già nel corso del 2009, sulla nostra architettura di brand nell’ottica di una sua forte razionalizzazione. Le attività non coerenti con queste priorità geografiche ed industriali saranno gestite in un’ottica di valorizzazione finalizzata alla dismissione, quando le condizioni di mercato lo consentiranno”.
[via|Yahoo Finanza]
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