La notizia era nell’aria già da qualche settimana, tanto che anche l’eminente quotidiano economico nostrano, Il Sole24Ore, aveva dedicato già un articolo al riguardo. Stiamo parlando di Sprint Nextel, il terzo operatore telefonico mobile degli Stati Uniti d’America, che negli ultimi due anni ha cominciato a perdere notevolmente terreno e, sempre secondo la testata giornalistica, ha optato per un taglio di circa 4 mila dipendenti, in modo tale da ridurre le spese. Ma, dopo qualche giorno dalla pubblicazione di tale notizia, sembra che la situazione sia ancora più nera per la compagnia: Sprint Nextel, infatti, ha deciso di tagliare ben 8 mila posti di lavoro per far fronte alla crisi economico-finanziaria globale.
Un’azione, questa, che punta a tagliare le spese annue di 1,2 miliardi di dollari, cercando di riequilibrare la situazione del gruppo con il periodo nero dell’economia. Il taglio dei posti di lavoro fa parte di una strategia commerciale di breve periodo: la maggior parte dei dipendenti, infatti, sarà licenziata entro la fine del mese di marzo. Tra le cause della crisi di Sprint Nextel c’è senza dubbio la concorrenza sempre più difficile con i primi due provider del mercato a stelle e strisce, ovvero At&t e Verizon Wireless.
Quasi 700 mila abbonati in meno già dalla fine del 2007 e un target di utenti di fascia bassa che non aiuta certo la compagnia nei mesi più difficili della crisi mondiale sono due aspetti che si aggiungono allo stato di salute di Sprint. Quali saranno le scelte che l’azienda farà nei prossimi mesi per rialzare la testa?
Basterà il licenziamento di 8 mila unità? Ovviamente no, e l’offerta commerciale rivestirà un ruolo davvero cruciale per competere ad armi pari con i diretti concorrenti. La speranza principale, quindi, potrebbe essere davvero il nuovo dispositivo mobile di Palm, il Pre, che Sprint Nextel venderà in esclusiva tra qualche mese.