Concludiamo questa settimana passata a fornirvi un primo sguardo ai vari operatori virtuali presenti nel campo della telefonia mobile italiana con un’indiscrezione che ha quasi dell’incredibile: anche le Ferrovie dello Stato stanno realmente pensando di entrare prepotentemente in uno di quei settori commerciali che non risentono delle crisi finanziare. Si, Ferrovie dello Stato, la società che muove il treno con cui ogni giorno arrivate stipati e in ritardo al lavoro: proprio quella. Questa voglia di entrare nel business telefonico è più che giustificabile dati i buoni ricavi che gli operatori virtuali stanno ottenendo in questi mesi: ci auguriamo che, se tutto andrà in porto, almeno un 50% dei guadagni possa essere indirizzato a un migliore servizio ferroviario nazionale.
Se vogliamo proprio metterci a fare i pignoli, il gruppo Ferrovie dello Stato non diventerebbe un vero e proprio operatore virtuale poiché utilizzerebbe parte della propria rete già esistente, ove presente. Stiamo parlando della rete GSM-R (GSM-Railway), cioè quel sistema radiomobile proprietario di Ferrovie dello Stato che viene utilizzato solo dal personale che lavora in ambito ferroviario. Difficile capire ora quanto sia estesa la rete di Ferrovie dello Stato, ma, avendo in proprio possesso anche una piccola parte di rete, ci sembrava giusto precisare la cosa.
Ferrovie dello Stato, quindi, sta seriamente pensando di divenire un nuovo operatore telefonico italiano e, in caso, ampliare addirittura la propria rete. A tal proposito, Maurizio Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ha dichiarato, nel corso di un’audizione tenuta davanti alla Commissione Trasporti della Camera, che “se l’operazione comportasse un ritorno vantaggioso, siamo pronti a investire e ad attrezzarci per un uso commerciale della nostra rete“.
”C’è un problema – ha spiegato Moretti – di scarsa copertura delle linee con le stazioni radio e c’è anche un problema di potenza di emissioni. Tutti si lamentano con noi e non con i provider. Ogni giorno la nostra clientela subisce danni per colpe non nostre. Ma noi possiamo utilizzare la nostra rete esclusivamente per un uso industriale interno e non commerciale. Se fosse possibile modificare la licenza, allora potremmo pensare ad attrezzarci e investire sull’uso commerciale della nostra rete”.
Difficile al momento capire le reali intenzioni di Ferrovie dello Stato, ma, dobbiamo essere sicuri di una cosa: l’interesse reale c’è, mentre la realizzazione è ancora in divenire. Per come vanno le cose in Italia, potremmo tornare a parlarne, come novità, anche tra qualche anno. Vi terremo informati se sopraggiungeranno delle novità
[via|BitCity]
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