Ormai è ufficiale il ritorno alla fatturazione mensile da parte di di TIM, Vodafone, Wind e Tre, ma, a quanto pare, occorrono importanti precisazioni su quei campi nei quali gli stessi operatori potranno continuare ad avere una certa autonomia in futuro.
A tal proposito si è espresso di recente Carlo Calenda, Ministro Sviluppo Economico, che ha deciso di affrontare il delicato tema delle rimodulazioni:
“Per quanto concerne invece gli aspetti sollevati circa la tutela dei consumatori che, a fronte della sottoscrizione di offerte favorevoli, potrebbero vedersi revocati in toto i contratti sottoscritti, specifico che il contenuto testuale della norma approvata impone agli operatori esclusivamente l’adeguamento dei contratti limitatamente alla periodicità della fatturazione, senza incidere su altre condizioni sottoscritte tra le parti.
Questo implica che ulteriori o diversi interventi sui contratti in corso, compresi quelli ipotizzati con riferimento al mutato quadro ordinamentale, non risultano ammissibili e tanto meno legittimi. Infine, a tutela del consumatore resta, in ogni caso, l’applicabilità della disciplina vigente, secondo cui un’eventuale modificazione unilaterale dei contratti deve sempre essere adeguatamente e preventivamente comunicata al contraente, affinché a quest’ultimo sia consentito di decidere consapevolmente se continuare o meno il rapporto contrattuale”.
A questo punto sarà interessante capire come di TIM, Vodafone, Wind e Tre affronteranno singolarmente il tema della fatturazione mensile nel corso dei prossimi mesi.