Quando ci troviamo di fronte a notizie come questa che stiamo per darvi, viene subito spontanea una domanda: ma chi glielo fa fare? Stiamo parlando delle ennesime sanzioni decise dall’Authority per le Telecomunicazioni verso le compagnie mobili operanti nel nostro paese e verso la società Zero9, nota per le sue innumerevoli campagne pubblicitarie su contenuti dedicati alla telefonia mobile, spesso ambigue e incomprensibili.
Ed è proprio questo il motivo della decisione dell’Antitrust: lo spot condannato dal garante è quello relativo alla possibilità di inviare 10 sms gratis e di avere una suoneria senza alcun costo d’acquisto, lanciato da Zero9 verso la fine dello scorso anno nel proprio sito Internet e durata per diversi mesi.
In realtà, come si può facilmente immaginare, l’”offerta”, se cosi può essere chiamata, nascondeva un abbonamento ai contenuti multimediali di Zero9 alla modica cifra di 5 euro settimanali, a discapito degli ignari utenti, che si vedevano il credito prosciugato in pochissimo tempo. Zero9 ha cercato di obiettare, affermando che le condizioni erano presenti nella pubblicità ma, ovviamente, erano scritte a caratteri microscopici.
Difficile appellarsi alla buona fede quando uno spot viene realizzato in questo modo. Inoltre l’Antitrust ha preso dei provvedimenti anche contro Wind, Tim, H3G e Vodafone, colpevoli di aver appoggiato e diffuso la pubblicità in questione. Insomma, una marea di multe che fa sicuramente pensare. La domanda formulata prima resta ancora senza una risposta: perché rischiare mega-sanzioni, invece che puntare sulla trasparenza, sulla fidelizzazione della clientela e sulla lealtà commerciale?
Ovviamente i ricavi potrebbero non essere come quelli attuali, ma anche il commercio è e deve avere un’etica e delle regole ben precise. I migliaia di euro pagati dai più importanti gestori telefonici nel giro di pochi mesi sembrano non riuscire a cambiare gli atteggiamenti delle compagnie. Vedremo se qualcosa cambierà nei prossimi mesi oppure fioccheranno altre sanzioni, per dirla francamente, più che meritate.