Dopo l’ottimo servizio sulle radiazioni elettromagnetiche emesse dai moderni cellulari Matteo Viviani delle Iene si occupa di un altro argomento relativo alla telefonia mobile. Sarà capitato a tutti di vendere o regalare un cellulare usato, ma che fine fanno i dati salvato sul telefono? Scopriamolo insieme.
Problematiche
Cellulari e onde elettromagnetiche, l’inchiesta delle Iene
La trasmissione televisiva le Iene (Italia Uno) si è occupata dell’annoso problema legato alle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari con un’inchiesta, davvero molto interessante, firmata da Matteo Viviani.
Viviani ha misurato la quantità di Voltmetro emessa dai telefonini* in determinate circostanze, verificando (e talvolta confutando) le voci che circolano sull’argomento. Ciò che ne è emerso è un quadro non molto tranquillizzante per chi passa molto tempo col cellulare attaccato all’orecchio, insieme ad un vademecum con regole che tutti noi possiamo seguire per vivere in maniera più salutare il nostro rapporto con lo smartphone.
I pagamenti via smartphone sono sicuri?
Avete mai effettuato pagamenti tramite il vostro smartphone? Questa funzionalità potrà diventare realtà molto presto. Infatti, moltissime aziende stanno concentrando le proprie attenzioni per poter facilitare gli acquisti attraverso i dispositivi mobili. La tecnologia che permette i pagamenti via smartphone è la NFC, chiamata anche Near Field Communication, che permette di acquistare ciò che si vuole usando il telefono proprio come se fosse una carta di credito portatile. Il mobile payment è un settore che sta cercando di svilupparsi sempre più.
Nuovo virus su Android…arriva da un porno
Un nuovo malware che va a colpire gli smartphone, quello ideato dai cybercriminali che hanno scelto come canale di distribuzione i siti in lingua russa che risultano come primi nelle ricerche dei video hot e pornografici dai motori di ricerca. L'”associazione a delinquere” venuta a crearsi e capitanata da questi gestori di siti, è quella che spinge gli utenti di Android a scaricare il nuovo trojan. Per gli altri utenti di piattaforma differente, attualmente non è stato ancora comunicato nulla.
Il nuovo trojan lanciato si chiama Trojan-SMS.AndroidOS.FakePlayer.b ed arriva sui device come un semplice media player per visualizzare i contenuti pornografici del sito. Lo smartphone si infetta anche se l’utente fa una installazione manuale. Il file dell’applicazione di cui viene richiesta l’applicazione si chiama pornplayer.apk e la richiesta può essere fatta solo tramite una pagina web.
MVNO: provvedimenti del Garante della Privacy contro PosteMobile e Tiscali
Nelle scorse ore uno dei più noti portali nostrani dedicati al mondo degli operatori mobili virtuali, MVNONews.com, ha diffuso una notizia molto interessante, che coinvolge due degli MVNO italiani, PosteMobile e Tiscali Mobile. Secondo quanto pubblicato dal sito, le due compagnie telefoniche sarebbero sotto lo stretto controllo del Garante della privacy, a causa di un uso scorretto e illecito dei dati personali degli utenti. In particolare, molti dei dati raccolti dai carrier virtuali, come quelli sul traffico telefonico, sulla navigazione Internet o sul traffico mail, sarebbero stati trattati in modo scorretto: tempi di conservazione superiori al limite consentito, troppe informazioni raccolte sul tipo di siti Web visitati dall’utenza, ecc.
Prodotti anti-intercettazione cellulare da Khamsa
In un periodo in cui le intercettazioni telefoniche appaiono costantemente tra le notizie dei telegiornali, i dubbi sulla protezione della nostra privacy diventano più che mai d’attualità, ma grazie a Khamsa potremmo dormire sonni tranquilli. Anche se il nome dell’azienda appare esotico, la Khamsa è una realtà tutta italiana ed ha sviluppato un sistema crittografico che trasforma le telefonate protette rendendole indecifrabili alle intercettazioni. Per presentare questo nuovo sistema ha ideato un brand dedicato alla alla sicurezza mobile, dal nome Privatewave.
iPad: rischio di saturazione della rete mobile?
È passato già qualche giorno dal lancio dell’iPad, l’Internet tablet della casa produttrice Apple. Un prodotto che ha dominato i principali mass media ma che non ha ancora convinto appieno una parte consistente dell’utenza. La tavoletta del gruppo commerciale californiano è un ottimo prodotto ma, secondo molti, non apporta delle novità sostanziali rispetto al suo gioiellino di punta, ovvero l’iPhone. L’iPad, quindi, è una sorta di “melafonino ingigantito”, con tutti i suoi numerosi pregi ma anche difetti, dal multitasking al blocco Bluetooth, passando anche da un sistema operativo mobile che, nonostante sia molto buono, è sprovvisto di alcune features essenziali per rendere davvero differente il device.
Motorola: bufera sul divieto di installare ROM nel Milestone
Motorola è senza dubbio una delle aziende storiche della telefonia mobile, che ha contribuito a diffondere e rinnovare il settore, con dispositivi e concept davvero interessanti. Negli ultimi anni, però, l’azienda ha perso terreno, trovandosi talmente “vecchia” e incapace di rinnovarsi rispetto ai competitors, da far pensare ad una fine ingloriosa per il gruppo. Le nuove scelte commerciali, l’adozione di Android e il suo impegno nel mercato dei terminali touchscreen, contenendo i costi e le spese inutili, nonché puntando molto sui mercati emergenti, ha reso l’azienda più forte e gli ultimi risultati commerciali sono una conferma della piccola ripresa del gruppo.
Cina: nessun ostacolo ad Android, se si rispetta la legge
Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un vero e proprio scontro diplomatico tra Cina e Stati Uniti, dopo la denuncia da parte del motore di ricerca Google su alcuni attacchi sferrati contro caselle di posta elettronica di utenti sostenitori dei diritti civili e della libertà in Cina. Una situazione, questa, che ha coinvolto in brevissimo tempo il governo statunitense e che ha spinto il search engine a porre delle condizioni affinché il suo lavoro possa continuare nel paese asiatico. Ovviamente la crisi ha toccato anche la piattaforma open source Android, il sistema operativo patrocinato da Google e dalla Open Handset Alliance.
Come disattivare le numerazioni 899 per i cellulari
I classici numeri telefonici che iniziano per 899 (chiamate anche numerazioni speciali a pagamento e tra cui, ricordiamo altri meno famosi come 894, 895 e simili) sono solitamente associati a servizi come chat erotiche, cartomanzia ecc e sono disattivati in automatico solo per le chiamate da numeri fissi, mentre restano ancora liberamente raggiungibili dai telefoni cellulari.
Cellulare e salute: dermatiti in agguato
Torna alla ribalta, anche all’inizio di questo nuovo anno, il tanto discusso problema legato all’utilizzo del cellulare in relazione alla salute degli utenti: c’è chi è convinto che si tratti di una relazione forzata, non provata da argomenti certi e da prove concrete, chi invece invita alla cautela e alla prevenzione, affinché si possano evitare delle previsioni apocalittiche nei prossimi anni. Ma ci sono comunque delle situazioni abbastanza palesi, in cui è indubbio il rapporto tra uso del telefonino e alcuni problemi di salute: stiamo parlando di dermatiti, soprattutto nella zona tra il viso e l’apparato uditivo, le zone del corpo maggiormente interessate nell’atto della chiamata. La causa di questo tipo di irritazione è legata alla presena di alcuni elementi, il cromo e il nickel, a cui diverse persone sono sensibili.
SMS cari: possibile intervento dell’AGCOM
Sappiamo molto bene che la telefonia mobile nel nostro paese costa caro: l’Italia è considerata uno dei paesi dove le tariffe sono le più alte in assoluto, e gli sms fanno parte di questa situazione. Con l’arrivo della direttiva sugli sms inviati tra pesi dell’Unione Europea che impone un tetto massimo sul costo dei singoli messaggi di testo, siamo arrivati anche all’assurdo che nel nostro paese il costo degli sms base inviati sul territorio nazionale è addirittura superiore a quello inviato negli altri stati dell’UE. Ma qualcosa potrebbe davvero cambiare: molte associazioni di consumatori hanno evidenziato la cosa e hanno auspicato un intervento da parte dell’Autorità garante per le Telecomunicazioni.
Si diffonde sempre più iKee: worm su iPhone
Il jailbroken si diffonde a macchia d’olio, con l’aumento esponenziale delle vendite di iPhone nel mondo, ed aumentando così i dispositivi craccati, sempre più aumentano i rischi di infezione dei melafonini. In effetti, anche se per il nostro Paese sembra che il rischio sia minore, in ogni nazione si sta divulgando un worm chiamato iKee che colpisce esclusivamente l’iPhone e l’iPod Touch, che attualmente sembra innoquo: ma non è detto.
Infatti, gli studi stanno procedendo dalle major che si occupano di antivirus come la Trend e la stessa Apple per cercare di capirne gli effetti indesiderati nel tempo.
Poste Mobile supporta il progetto “Fill The Cup”
La fame nel mondo è una piaga ancora presente, soprattutto nelle aree più povere. I bambini sono i più colpiti da tale problema, causando la morte di milioni di essi ogni anno. Un altro aspetto della carenza di cibo è legato anche a coloro che hanno la fortuna di poter andare a scuola: sono circa 66 milioni i bambini che seguono un corso di studi quotidianamente senza aver mangiato. Una situazione, questa, che compromette non soltanto la salute stessa dei piccoli studenti, ma anche il livello di attenzione e la capacità di memorizzare. Una situazione davvero insostenibile, che le Nazioni Unite stanno cercando di risolvere attraverso il WFP, ovvero il Programma Alimentare Mondiale .