Con l’avvento di piattaforme nuove sul mercato dei telefonini (vedi iPhone e Android in primis) l’egemonia di Windows Mobile ha iniziato il suo lento declino, ed ora Microsoft, per cercare di riconquistare la fiducia dei clienti prova la strada dei videogiochi.
I telefonini Apple e quelli con il sistema operativo Google hanno portato una ventata di freschezza al mercato che mancava da diverso tempo. I Blackberry troppo intenti a non stravolgere troppo il modus operandi a cui le aziende sono abituate da anni in un lato, Microsoft che pareva essersi addormentata sugli allori hanno tenuto il mercato dei telefonini in stasi per troppo tempo.
Microsoft si è accorta che i suoi dispositivi avrebbero fatto la stessa fine dei dinosauri, allora ha pensato bene di introdurre Windows Mobile 6.5, che invece di essere un sistema operativo concepito da zero per tenere testa alla concorrenza non è altro che una minor release che porta con se poche novità degne di interesse.
Ma che il futuro della lotta del settore smartphone sia nel campo dei servizi, almeno questo l’azienda di Redmond lo ha capito ed ora cerca di riguadagnare la fiducia, specialmente dei più giovani, facendo approdare i servizi online della console XBox 360 sui telefoni Windows Mobile.
La notizia arriva dal sito ufficiale Microsoft, in cui, tramite gli annunci di lavoro, cerca professionisti che siano in grado di agevolare il porting su Windows Mobile di Xbox Live. Per ora non sono noti i dettagli in merito al fatto se questo porting avverrà solo per i dispositivi dotati del prossimo Windows Mobile 7 o se sarà disponibile per tutte le altre release.
Fatto sta che questa mossa, se ben studiata, potrebbe portare nuovo interesse verso un sistema operativo mobile che sta perdendo sempre più posizione nel mercato. Dopotutto una struttura di servizi online valida, la Xbox la detiene già, i videogiochi (anche mobili) attirano un numero sempre maggiore di utenti e, se ben mixate, le due cose potrebbero portare – finalmente – un nuovo concorrente degno di nome per Apple e Google.