Alcuni giorni fa vi abbiamo parlato di come il cellulare stia diventando sempre più un terminale atto a navigare in rete piuttosto che per effettuare chiamate, ma c’è un altro aspetto che lo fa “distrarre” dal compito per cui è nato: i nostri telefonini si stanno trasformando in vere e proprie console da gioco portatili.
I giochi su cellulare esistono dai primissimi modelli entrati in commercio; chi non ricorda l’improbabile verme che correva sugli schermi dei Nokia del secolo scorso? Ma a dare un’accelerata al settore è stato indubbiamente l’iPhone che con il suo schermo multitouch ed un market da cui scaricare al volo una marea di giochi è ha segnato l’inizio di una nuova era.
Ora il mercato del mobile gaming sta segnando traguardi anno dopo anno, sulle varie piattaforme, tanto che gli analisti della Gartner hanno previsto che nel 2010 il giro d’affari ammonterà a 5,6 miliardi di dollari, facendo registrare una crescita di quasi 20% rispetto all’anno precedente. E non ci saranno rallentamenti fino al 2014 in cui si supereranno gli 11 miliardi di dollari di fatturato totale.
Gartner, nella sua analisi, stima che circa il 70-80% delle applicazioni scaricate dai vari negozi virtuali (quali App Store, Android Market, Ovi Store e gli altri) siano giochi. Di questi, poi, circa il 65% sono titoli gratuiti. E sono proprio questi giochi che hanno dato una grossa spinta al settore dato che ha fatto entrare nella mentalità degli utenti quanto sia facile scaricare un’applicazione direttamente dal proprio smartphone per poi poter acquistare la versione completa con somme davvero alla portata di tutti. Se a questo poi aggiungiamo le capacità dei telefoni di ultima generazione, cioè multitouch, accelerometri e GPS il cocktail per la perfetta console da tasca è servito.
Migliaia di titoli nuovi ogni mese, pochi click per scaricarli (anche fuori casa) ed esperienze di gioco sempre più innovative sono le caratteristiche che ad oggi rendono il cellulare uno dei sistemi di gioco sempre più scelti in tutto il mondo.
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