Si torna a parlare nuovamente del rapporto tra cellulare e salute, un argomento molto caro a ioChiamo.com, che da tempo segue le varie ricerche, gli studi e le opinioni riguardo ad uno dei temi più scottanti del nostro settore preferito. Più passa il tempo e più gli studi si fanno maggiormente attendibili, perché coprono un maggior lasso di tempo dalla diffusione globale della telefonia mobile nel pianeta. Per avere un’idea di quanto importante sia l’argomento e di quanto peso abbia nella società citiamo una recente iniziativa del Comitato scientifico europeo che, su iniziativa della Commissione Europea, si è trovata a dover valutare circa 200 ricerche sulle problematiche cellulari-tumori.
Tali studi hanno un’importante valenza anche perché si riferiscono a ben 10 anni di test e osservazioni, e questa è la seconda volta, dopo lo scorso anno, che l’UE chiede un parere al riguardo. Il Comitato, dopo aver vagliato le varie ricerche, ha espresso un suo parere negativo sul presunto rapporto tra utilizzo dei telefonini e le forme tumorali al cervello. Possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo?
Forse, anche se, ovviamente, con tutta l’importanza rappresentata dal lavoro effettuato dal Comitato, è ancora presto per avere risposte definitive. La buona notizia, però, non è priva di riserve: innanzitutto non vengono prese in considerazione le conseguenze di un uso prolungato o dalla lunga esposizione alle onde elettromagnetiche di bassa frequenza da parte dei minori. In questo caso, infatti, l’Unione auspica nuovi studi più specifici che possano chiarire meglio la situazione.
Inoltre, pare che ci siano delle relazioni tra le onde a bassa frequenza e la diffusione di alcune malattie come la leucemia infantile o il morbo di Alzheimer. Non che tali problemi siano causati direttamente dalle onde radio, ma si sospetta qualche misteriosa correlazione. Bisognerà attendere, quindi, ancora altro materiale e, probabilmente, molti altri anni, prima di porre la parola fine a questo tema.