Il cellulare è uno dei mezzi con cui si sta mettendo in ginocchio il pianeta? Detta così sembra quasi una battuta, un qualcosa di fantascientifico, e invece sembra proprio che il telefonino, insieme ad altri prodotti portatili divenuti parte di noi da anni, come lettori musicali, MID, palmari, HD portatili, ecc…siano una delle cause dello spreco energetico attuale. Ad affermare questo è la IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, in un rapporto pubblicato qualche giorno fa’. La crescita sempre maggiore della produzione di dispositivi ad uso personale e domestico, insieme ad una domanda sempre più esigente, comporterebbe, secondo l’Agenzia, un vertiginoso aumento dei consumi energetici.
Ogni prodotto necessita di una carica per poter funzionare e la diffusione planetaria di questo tipo di oggetti, ma soprattutto le cattive abitudini, sia nella produzione che nelle scelte degli individui, rischia di vanificare gli sforzi fatti finora per arginare il problema dello spreco dell’energia. Si ipotizza, addirittura, che entro il 2030 si triplicherà la percentuale di tali consumi e, di conseguenza, si assisterà ad un aumento delle emissioni di anidride carbonica nell’aria che aggraverà i problemi già seri in termini di salute ambientale e sociale.
Ovviamente ci sono delle vie di salvezza, ma la maggior parte di esse sono legate strettamente al buon senso delle persone, delle case produttrici e alla sensibilizzazione del problema. La produzione dei dispositivi mobili, ad esempio, dovrebbe mettere in primo piano la capacità energetica e il risparmio nella produzione di un device, in modo tale da mettere in commercio prodotti meno “spreconi” e più adatti ad un utilizzo prolungato.
Ma non solo: anche gli utilizzatori dovrebbero imparare a rendere abituali e normali alcune pratiche essenziali. Staccare il telefonino dalla presa elettrica subito dopo l’avvenuta ricarica è un esempio importante, oppure spegnere il computer quando è inutilizzato. Apparentemente si tratta di azioni inutili, senza troppa importanza, ma se si moltiplicano tali pratiche per miliardi di persone, potreste avere anche una vaga idea delle proporzioni che tali abitudini stanno assumendo.