Natale è appena passato, ma gli auguri non sono finiti, sia per i ritardatari che l’occasione dei festeggiamenti del nuovo anno che è ormai prossimo. E dato che molti hanno scelto – e sceglieranno – il telefonino per questi auguri, diamo un’occhiata a quanto ammonterà la spesa nel nostro paese per queste occasioni.
Mancano ancora un paio di giorni a capodanno, ma le stime di spesa sono possibili grazie allo studio incrociato tra la media dell’anno precendente con l’attuale, e questi dati portano a una cifra di circa 1 miliardo di euro spesi solo per le chiamate voce dedicate agli auguri.
Le telefonate da cellulare a cellulare rappresentano il 58% del totale, mentre le chiamate effettuate da numeri fissi (verso altri fissi o cellulari) sono in calo rispetto agli anni precendenti, assestandosi ad un 23%. Questo calo è da ricercarsi nel fatto che il telefonino sta soppiantando (ma non completamente) il classico telefono di casa, radicandosi nella nostra cultura come il principale mezzo di comunicazione: personale e personalizzabile, sempre con noi e dal credito più facilmente controllabile.
Gli sms, in calo rispetto agli anni precendenti perchè meno avvantaggiati dalle promozioni natalizie a cui c’eravamo abituati, faranno incassare alle compagnie telefoniche una cifra compresa tra “solo” 50 e 60 milioni di euro.
E’ piacevole notare come, nonostante abbiamo mezzi più economici per far pervenire i nostri auguri (internet), le persone preferiscono ancora utlizzare mezzi “classici” e più diretti come le buone vecchie telefonate o un simpatico sms. Data la diffusione di internet, l’abbassarsi dei costi delle connessioni e la distribuzione oramai quasi capillare delle reti ADSL, in tanti avrebbero potuto utilizzare le classiche chiamate Voip o inviare delle mail di auguri – ora sempre più multimediali -pertanto soprende sapere come gli auguri vocali restino sempre il mezzo preferito per restare in contatto anche con chi, sentiamo solo in questi frangenti.