La telefonia mobile è ormai un mezzo quasi necessario nella vita dell’uomo moderno. Molti aspetti della quotidianità, come abbiamo ripetuto più volte in altri articoli, sono racchiusi in molte funzioni de terminali di oggi. Ma il telefonino può entrare nel campo della letteratura? Di recente avevamo dedicato un articolo su un concorso di poesia che vedeva gli sms come mezzo per poter partecipare, mostrando un utilizzo “alto” della messaggistica a dispetto delle critiche di moti studiosi verso questo utilizzatissimo mezzo di comunicazione scritta. Ma questo è soltanto ciò che vediamo nel nostro paese e spesso, ahimè, ignoriamo quello che accade in altri paesi del pianeta.
In Giappone, ad esempio, si registra una crescita importante in un settore da noi praticamente sconosciuto, ovvero i romanzi per telefonino. Di cosa si tratta? Sono dei servizi che danno la possibilità di poter leggere libri realizzati ad hoc direttamente sul terminale tramite sms. Secondo i dati resi noti, i lettori di questo tipo di libri hanno superato i 10 milioni e il trend è in continua ascesa.
L’ultimo libro pubblicato con questo metodo si intitola “L’arcobaleno del domani” e l’autrice dello scritto è una sacerdotessa buddista di “soli” 86 anni, Jakucho Setouchi, la quale ha optato per questo tipo di mezzo di diffusione, in modo tale da arrivare a più persone possibili, soprattutto giovani.
Insomma, sembra proprio che il settore telefonico mobile punti a includere in sé anche la letteratura, spazzando via tutte le critiche e le polemiche riguardanti l’inutilità del dispositivo e la sua presunta colpa di diffondere l’ignoranza con un linguaggio non certo conforme alle rigide regole grammaticali di una lingua. Il mercato nipponico sembra gradire questo tipo di fruizione: resta da vedere però se altri paesi, ad esempio il nostro, siano compatibili con i libri “mobili”. Attendiamo con interesse il loro arrivo ufficiale per poter avere una risposta a questo particolare quesito.
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