Non ci stancheremo mai di dirlo: il telefonino ha cambiato notevolmente le abitudini e lo stile di vita della società moderna. Tralasciando gli enormi cambiamenti dovuti al suo esordio commerciale, assistiamo oggi ad un ulteriore sviluppo della tecnologia mobile, a cui segue un cambiamento altrettanto importante tra l’utenza e le sue esigenze. La navigazione Web in mobilità, l’utilizzo della fotocamera, l’ascolto della musica sono alcuni esempi di ciò che rappresenta la telefonia mobile oggi. Ciò non significa comunque un’uniformità della società globale negli usi del cellulare: vi sono, infatti, delle peculiarità che rendono alcuni mercati decisamente differenti rispetto ad altri: l’utenza asiatica, ad esempio, è molto diversa da quella occidentale.
L’uso del cellulare si estende, infatti, anche ad altre funzionalità che nei nostri paesi stentano a decollare, come ad esempio la tv mobile o la lettura di libri digitali. E sono proprio questi ultimi, ribattezzati anche e-books, a registrare un risultato molto interessante nel mercato nipponico: nel giro di due anni il fatturato si è quasi triplicato, arrivando a quota 350 milioni di euro. Una cifra altissima, ottenuta grazie ad una maggiore offerta mobile di questo tipo di prodotti, rivelatasi vincente.
La lettura mobile in digitale si rivela, quindi, un business imprescindibile in Giappone, il quale potrebbe rappresentare un trend con effetto domino anche in altri paesi limitrofi e oltre. C’è da dire, comunque, che l’aumento dei lettori mobili coincide con una diminuzione di coloro che leggono e-books direttamente sul computer. Si tratta di una relazione diretta?
Molto probabilmente si: si preferisce la portabilità e la comodità del cellulare rispetto al pc, nonostante quest’ultimo offra una visualizzazione qualitativamente maggiore rispetto ai minidisplay dei terminali. Vedremo, quindi, se il futuro dell’editoria sarà sempre di più digitale e mobile e se l’abitudine tutta nipponica di leggere sul cellulare contagerà anche paesi più restii alla lettura, come ad esempio il nostro paese.