Il boom dei cellulari nel nostro paese e in tutto il mondo hanno cambiato notevolmente le abitudini e le necessità della popolazione. Oltre ad aver migliorato tantissimi aspetti della nostra vita, però, ci sono anche dei nuovi problemi da affrontare, sempre legati all’utilizzo dei telefonini. Pensiamo, ad esempio, all’uso del device a scuola: scandali, video rubati e quant’altro sono ormai all’ordine del giorno. Uno dei problemi maggiori a cui si deve far fronte, inoltre, riguarda l’uso dei cellulari durante concorsi o esami scritti: una pratica che si è diffusa tantissimo, con l’evoluzione dell’Internet mobile e con la possibilità di avere un contatto con “l’esterno”.
Questo fenomeno si sta estendendo anche nei paesi emergenti, come ad esempio la Cina: l’immenso paese asiatico ha ormai una domanda molto importante di dispositivi mobili e, come è accaduto negli altri paesi, anche qui si presentano gli stessi problemi conseguenti alla diffusione della telefonia mobile. Nei giorni scorsi, infatti, ha fatto scalpore la notizia su diversi aspiranti concorrenti per il servizio civile che, durante l’esame scritto, hanno utilizzato un terminale e degli auricolari per poter comunicare all’esterno con un “palo”, che cercava e dava in tempo reale le risposte giuste.
I canditati scoperti sono stati quasi un migliaio, tutti ovviamente esclusi dal concorso. Il problema maggiore, però, è che in Cina la legislazione vigente non è certo benevola con tali reati: secondo le fonti che hanno diffuso la notizia oltre i confini del paese, infatti, tutti i candidati scoperti rischiano una pena di 7 anni di carcere per rivelazione pubblica di segreti di Stato.
Una condanna davvero pesante, che mostra ancora una volta le contraddizioni del paese. Resta da vedere, quindi, come la Cina si muoverà in futuro per arginare tutti i problemi legati all’uso del cellulare: si proseguirà con il pugno di ferro oppure si attueranno delle nuove politiche che renderanno la legislazione più equilibrata e adatta a tali scorrettezze?